Dalla donazione all’innesto, una storia di albicocche. Quelle di Galatone.
di associazioneitaca
Un anno fa l’appello, l’anno dopo l’innesto.
L’albicocca di Galatone è il prodotto locale quasi perduto e per il quale portiamo avanti da tempo una campagna di diffusione sul territorio, un progetto che, grazie al bando “Terre colte” e a Fondazione Con il Sud, ha trovato nuova forza e uno spazio tutto suo per essere raccontato.
Oltre all’albicocca e al valore della sua riscoperta c’è molto altro: l’aggregazione tra le persone; la rivalutazione dell’arte dell’innesto e della pazienza e cura che questa richiede; l’attraversamento da parte nostra di giardini per il recupero di vecchie piante; la gioia di condividere e donare alberi di mirabolano e ritrovarli in buono stato l’anno successivo (dopo le infiorescenze dell’estate).
Come è iniziato tutto
Qui è quando nel marzo del 2021 lanciavamo l’appello sulla pagina Facebook di Luna laboratorio rurale. Stavamo espiantando 20 alberi di mirabolano sui quali avevamo intenzione di praticare l’innesto di albicocca di Galatone e aprivamo le porte a chiunque avesse voluto prendere con sé questi alberi per impiantarli “a casa sua” e ricevere dopo un anno la nostra visita per l’innesto.
Il progetto era molto ambizioso, forse un po’ folle come molte delle cose che intraprendiamo, ma è andato ben oltre le nostre aspettative.
Leggete il seguito per credere!
La mappatura degli alberi innestati con albicocca di Galatone è diventata realtà. Abbiamo donato circa 20 alberi, la maggior parte dei riceventi sono stati galatonesi estremamente interessati al recupero di questa vecchia specie di albicocca.
Ma i nostri alberi di mirabolano, poi innestati con albicocca di Galatone, sono arrivati anche a Nociglia, a Nardò e a Calimera.
Di giardino in giardino
Oltre alla campagna di donazione degli alberi di mirabolano, siamo stati contattati per offrire una nostra consulenza circa gli innesti. In alcuni casi, infatti, l’innesto è avvenuto su vecchie piante che sono state così rinnovate.
Siamo andati di giardino in giardino ed è stato bello quello che ne è derivato: vedere quanto servissero, forse, energie giovani per riprendere un “vecchio discorso” e salvarlo dal dimenticatoio. Eppure quelle albicocche lì, tonde, piccole e particolarmente succose sono un ricordo vivido e ben impresso nelle menti di tutti i galatonesi.
Gli alberi innestati oggi sono, dunque, mappati e si trovano in numerosi giardini, terre e contrade del nostro paese: un vecchio giardino di Galatone in via Leuzzi, in contrada Abbazia, in contrada Pinnella e altre.
Un affare “delicato”: innesto e piccoli consigli
Un’antica e preziosa pratica è quella dell’innesto e fa specie che, dai nostri nonni, sia saltata quasi una generazione di innestatori per tornare ad essere praticata dalle mani di giovani contadini.
L’albicocca di Galatone ha una difficoltà di innesto molto alta, lo stesso vivaista che le riproduce racconta e riporta i dati statistici di un rendimento molto, molto basso: su 1000 innesti fatti lo scorso anno ne sono andati a buon fine 200. Per quanto si tratti, infatti, di un’albicocca resistente e perfettamente adattata al territorio, è molto difficile da riprodurre.
Ci sono una serie di accorgimenti che possono aiutare e proteggere la pianta su cui è stato praticato l’innesto: impiegare delle buste di carta per proteggere le marze dalle gelate primaverili. Negli anni passati proprio le gelate inaspettate e fuori stagione hanno inficiato i nostri innesti e, per questo, la “protezione” si è rivelata importante. Si è, infatti, consigliato di tenere le marze coperte fino ai primi di maggio avendo cura ogni tanto di togliere il sacchetto.
Luna laboratorio rurale e gli obiettivi intorno all’albicocca di Galatone
Il progetto “albicocca di Galatone” ci sta a cuore e su questo abbiamo puntato numerose energie specializzandoci nell’innesto e facendoci portavoce del recupero di un’antica e preziosa specie di albicocca. Vorremmo, infatti, che la piantagione di albicocche e, quindi, le possibilità che questa aumenti siano maggiori grazie alle cure di altri contadini e all’ospitalità di terre diverse dalla nostra; vorremmo creare una sorta di “banca” di marze e piante da cui attingere per i prossimi innesti e gettare le basi per una produzione professionale che ci veda in prima fila.
Ci accarezza l’idea che questo prodotto possa diventare volano di sviluppo e collegarsi con il turismo (come la creazione di rotte e mappe tematiche), con la pasticceria e altri prodotti tipici che abbiano l’albicocca di Galatone come loro ingrediente principale. Vogliamo contribuire e fare una vera innovazione in agricoltura.
Albero in fiore
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