Scheda del Progetto
Milioni di donne schiavizzate, ingaggiate già nel paese di origine da reti criminali e avviate poi allo sfruttamento sessuale una volta giunte in Italia.
Un fenomeno complesso, quello della #tratta.
La trasformazione dei CAS – i Centri di Accoglienza Straordinaria individuati dalle prefetture nelle fasi di emergenza – in uno strumento di accoglienza ordinaria ha fatto sì che questi luoghi diventassero la sede ideale per la perpetrazione di questo crimine, con la conseguente diffusione del fenomeno della tratta anche in territori che in passato non avevano conosciuto questo dramma.
Da qui, e dall’esperienza decennale maturata dall’associazione Arci Salerno e dalla cooperativa sociale Dedalus nel contrasto al traffico di essere umani, l’idea di costruire un partenariato ampio, importante, capace di coprire l’intera regione Campania, e di partecipare al bando indetto dalla Fondazione CON IL SUD.
Nasce così #liberetutte, un progetto che punta alla realizzazione di azioni innovative per l’emersione, l’assistenza e l’integrazione sociale delle donne vittime di tratta. Sullo sfondo, la consapevolezza della necessità del rafforzamento delle competenze degli operatori delle strutture di accoglienza, degli enti pubblici, delle forze dell’ordine.
Al progetto prenderanno parte, assieme ad Arci Salerno e Dedalus, l’associazione Don Tonino Bello, il consorzio di cooperative sociali La Rada, l’agenzia per il lavoro Mestieri Campania e l’associazione Nero e non solo!, con il supporto del Comune di Salerno.
Ogni partner sarà impegnato nella formazione di una equipe che si occuperà dell’identificazione delle vittime presso i centri di accoglienza. Le beneficiarie saranno, quindi, inviate ai nostri centri di ascolto, per garantire loro assistenza legale e sanitaria e intraprendere, nel contempo, un percorso di affrancamento e di inserimento sociale e lavorativo. Punto centrale dell’intero progetto sarà, infatti, l’attivazione di una serie di misure finalizzate al sostegno all’autonomia delle vittime: dalle borse di integrazione sociale alle borse lavoro, passando per la strutturazione di un programma individualizzato mirato all’autonomia sociale, lavorativa e abitativa.