Le attività di prima assistenza e sostegno all’autonomia durante la pandemia
di neroenonsoloassdivolontariato
La pandemia è stata per tutti logorante e colma di dubbi e paure, ancor più per le ragazze incontrate durante i colloqui. La presenza della mediatrice ha sicuramente facilitato gli incontri che già di per sè apparivano particolari, vista la modalità on line ma le ragazze sono riuscite comunque ad aprirsi e interagire con gli operatori, rappresentando di volta in volta i problemi e le difficoltà che stavano vivendo. Le persone conosciute in accoglienza presso le strutture del territorio casertano a causa del Covid hanno visto minate le loro già improbabili certezze in quanto sono stati interrotti bruscamente i loro percorsi formativi, lavorativi nonché sociali. Tante le storie raccontate, i volti segnati dalla sofferenza, i bambini presenti con le loro mamme “sole”. In tanti colloqui effettuati indelebile la storia di una giovane ragazza, “messa sulla strada” a seguito di un inganno ai danni della famiglia di origine, che ha ammesso il debito contratto e, nonostante fosse in accoglienza, il pagamento dello stesso ancora in essere, particolare sottinteso, ma mai raccontato da altre ragazze.
Ti potrebbe interessare
La formazione
di arcisalerno
Un percorso dedicato agli operatori dei Cas e degli Sprar, quattro moduli per trattare e approfondire, grazie al supporto di formatori specializzati,...
I clienti
di neroenonsoloassdivolontariato
I clienti in generale discriminano le ragazze nigeriane. Abbiamo incontrato anche clienti “premurosi” nel senso preoccupati di quando le ragazze si liberassero...
Le ordinanze dei sindaci
di neroenonsoloassdivolontariato
Le ordinanze dei sindaci emanate negli anni non hanno avuto effetti duraturi e contro alcune di queste ci sono state delle sentenze...