Le Comunità energetiche al centro del Festival Internazionale Horcynus Lab Fest a Salina

Si è tenuta a Salina il 10 ottobre scorso la sessione conclusiva dell’Horcynus Lab Festival 2021, il Festival internazionale che mette al centro le più avanzate esperienze di sviluppo sostenibile sul piano sociale e ambientale promosso dalla Fondazione di Comunità di Messina e dal Distretto Sociale Evoluto che fa capo alla Fondazione stessa. Focus della giornata: i programmi di ricerca che accompagneranno l’evoluzione del nuovo Piano strategico della Fondazione nel primo triennio.

Fra questi, lo sviluppo delle Comunità Energetiche, una delle quali in partenza a Fondo Saccà a Messina, nella parte già “liberata” dalla storica baraccopoli mentre altre due verranno attivate a Salina, nei comuni di Santa Marina Salina – dove insiste il Fondo Pia Patini istituito dalla Fondazione – e Malfa, su espressa richiesta dei comuni stessi. Ne hanno parlato, fra gli altri, Francesco Sergi, ricercatore presso l’Istituto ITAE-CNR e Gaetano Giunta, segretario della Fondazione di Comunità di Messina. 

Contro la povertà energetica

«Il progetto della Comunità Energetica di Fondo Saccà si inserisce in un più ampio programma di riqualificazione sociale, urbana ed economica della periferia di Messina che ha consentito di liberare 200 famiglie dal degrado abitativo di baraccopoli risalenti al dopo terremoto del 1908 e cresciute per stratificazioni successive», ha detto Giunta. In un’area già in precedenza demolita, la Fondazione di Comunità di Messina ha costruito con fondi propri, e con il supporto di Fondazione Cariplo, di Fondazione per il Sud e di Caritas Italiana nell’ambito delle Azioni di Sistema, un  «condominio orizzontale» formato da sette casette a un piano, ciascuna dotata di impianto fotovoltaico, che stanno formando una Comunità Energetica il cui obiettivo dichiarato è proprio quello di contrastare la povertà energetica. «Innanzitutto, c’è la componente di autoconsumo dell’energia prodotta», ha spiegato Giunta «E se in un determinato momento stai producendo più di quanto consumi, cosa che succede ad esempio durante il giorno a una famiglia che lavora fuori casa, puoi accumulare l’energia e condividerla all’interno della comunità».

L’algoritmo sociale

Ma c’è di più: la Comunità di Fondo Saccà è dotata di un sofisticato sistema di gestione che permette di mutualizzare l’energia secondo algoritmi sociali. In altre parole, il costo della bolletta elettrica verrà ripartito tra chi abita nelle case in modo proporzionale ai propri bisogni e alla propria capacità di spesa con sconti più o meno importanti in base al reddito, fino ad arrivare alla gratuità per le persone e le famiglie più fragili. Un prototipo pronto per essere replicato, a partire dai due comuni dell’isola di Salina e dagli edifici del Fondo Pia Patini che rientrano nelle Querce di Mamre.

La piattaforma per la mutualità del tempo dedicato al bene comune

Con Francesco Longo, docente presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina si è poi parlato della piattaforma digitale di scambio di beni e servizi e di mutualità di tempo dedicato al bene comune, una sorta di “moneta” complementare del dono che verrà messa a punto nell’ambito di una collaborazione fra l’Università di Messina, il CNR e la Fondazione di Comunità.

Prima dell’avvio della sessione, in presenza del sindaco Domenico Arabia, la Fondazione di Comunità di Messina – Fondo Pia Patini ha donato al Comune di Santa Marina Salina un ecografo modello Mylab Sigma, già trasportato, installato e collaudato presso il Presidio del 118 attivo nel territorio dello stesso Comune.