Educazione, welfare, sviluppo sostenibile, tecnologia, spiritualità. A Salina, con le Querce di Mamre
di consorziosole
Promuovere sull’isola di Salina un modello di sviluppo umano capace di correlare sistema educativo, produttivo, di welfare e culturale, politiche di attrazione di talenti creativi, innovazione tecnologica, e social capabilities dei territori.
E’ questo l’obiettivo a cui tende Le Querce di Mamre, progetto cofinanziato dalla Fondazione con il Sud e promosso da un partenariato composto dal Consorzio Sol.E, capofila di progetto e membro del Distretto Sociale evoluto promosso dalla Fondazione di Comunità di Messina, Ecos-Med; Ecos-Media ed EcoSalina, neonata impresa sociale per l’economia di comunione sull’isola di Salina. Si tratta di una start-up che curerà il restauro degli arredi e l’allestimento delle strutture che fanno parte del Fondo Pia Patini, istituito dalla Fondazione di Comunità di Messina e che ospiterà le attività previste dal progetto. EcoSalina sosterrà gli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate e, nel lungo periodo, gestirà il “Parco della Bellezza e della Scienza” e le attività educative e culturali ad esso collegate: un Parco tematico che favorirà l’incontro delle culture e delle spiritualità del Mediterraneo.
Economie inclusive
Le Querce di Mamre promuoverà economie di comunione inclusive e redistributive e stimolerà la ricerca e la sperimentazione di modelli sociali ed economici giusti e sostenibili. Il progetto sarà inoltre finalizzato a contrastare la povertà educativa minorile, facendo di Salina un polo importante di rigenerazione educativa della provincia di Messina, fatto decisivo se si pensa che il Sud Italia si colloca agli ultimi posti in Europa per tasso di abbandono scolastico.
Un Parco a tema. Educazione, cultura, spiritualità
Il progetto si articola in più direzioni e si svilupperà in più fasi. Una prima raccoglierà le azioni costitutive del Parco, a partire dall’accompagnamento della start-up Ecosalina e dalla rifunzionalizzazione degli immobili del Fondo Pia Patini. Uno diventerà un polo multiculturale di turismo responsabile nell’isola; l’altro, invece, ospiterà lo spazio vendita dei prodotti a marchio TSR ® (Territori Socialmente Responsabili), la sala immersiva a supporto delle attività educative e di turismo culturale, gli spazi di socializzazione e i laboratori della danza. Si procederà inoltre allo sviluppo di un marchio TSR® autoctono per promuovere e valorizzare produzioni locali di prodotti certificati.
Eventi culturali
Saranno organizzati eventi culturali a livello internazionale, residenze d’artisti provenienti da tutto il Mediterraneo e percorsi formativi sui temi propri del Parco, in una logica di dialogo tra filosofie e spiritualità differenti.
Ancora, sarà realizzata e sperimentata una piattaforma digitale di scambio di beni e servizi e di mutualità di tempo dedicato al bene comune, una sorta di “moneta” complementare del dono.
Un fondo vincolato
Infine, la Fondazione di Comunità di Messina ha già istituito un fondo vincolato dedicato a cofinanziare prima e a dare continuità, dopo, alle azioni progettuali. I meccanismi per alimentare il Fondo e garantire la sostenibilità economica dell’iniziativa sul lungo periodo saranno essenzialmente due: verrà utilizzata la tecnologia della sala immersiva, con scenari spettacolari come strumento ad alto valore aggiunto di fundraising mentre l’impresa sociale EcoSalina sarà sul mercato del turismo responsabile, garantendo gli inserimenti lavorativi delle persone svantaggiate.
Ti potrebbe interessare
Il Fondo Pia Patini, il restauro che ne valorizza la bellezza
di consorziosole
Per lo sviluppo degli obiettivi progettuali delle “Querce di Mamre” sono in avanzato corso di ristrutturazione/restauro ecosostenibile e nel pieno rispetto della...
Danza ed espressione corporea per le Querce di Mamre
di consorziosole
Tra il 30 e il 31 luglio, l’Horcynus Festival 2022, promosso dalla Fondazione di Comunità di Messina e dalla Fondazione Horcynus Orca,...
La scuola per la vita. Sulla strada tracciata da Don Milani
di consorziosole
«Se si perde loro (gli ultimi), la scuola non è più scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i...