Progetto Lav(or)ando, il lavoro per tornare in pista

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Nasce come impegno quotidiano, diventa strumento per ritrovare autostima, energia e se stessi. Il lavoro, all’interno del Progetto Lav(or)ando, ha permesso a Mario (nome di fantasia) di riannodare i fili della propria esistenza e tessere una nuova trama.

Il nuovo capitolo della sua storia si è aperto due anni fa, con l’opportunità di un incarico nella lavanderia industriale dentro la casa circondariale di Uta, fulcro del progetto avviato dalla Elan Società Cooperativa Sociale e sostenuto dalla Fondazione con il sud.

Un compito manuale, nuovo per lui, che non si è tirato indietro. Anzi, si è messo in gioco con grande entusiasmo e voglia di imparare. “E’ stata l’occasione che aspettavo per rimettermi in gioco, non me la sono fatta sfuggire. L’impegno giornaliero mi faceva stare bene, mi sono sentito molto appagato”, il suo racconto, “giorno dopo giorno, ho imparato a gestire tutti i passaggi tecnici ma, insieme con le competenze, sentivo crescere anche la mia autostima. Ero felice di lavorare, volevo farlo con tutte le mie forze, e farlo bene”.

Dal settembre scorso, con l’articolo 21 prima e la concessione della libertà poi, il tirocinio di Mario è proseguito al Tecnocasic, azienda di eccellenza nel trattamento e smaltimento dei rifiuti. Qui, lavora nell’accettazione e come centralinista, assieme ad altre sei persone. “Anche quest’occasione mi ha ridato dignità e permesso di rientrare in pista”, sottolinea, “ogni giorno, incontro persone nuove, mi rapporto con loro, cosa che apprezzo particolarmente, ho un ottimo rapporto con i colleghi e i superiori”.

Nei primi tempi, ha dovuto ambientarsi. Ma lo staff della Elan e il suo tutor Claudio (anche questo, nome di fantasia) l’hanno accompagnato e incoraggiato in ogni passo. “Avevo paura di ricominciare da zero e da solo. Invece il supporto della Elan è stato fondamentale per riprendere in mano la mia vita. Ho tanti sogni nel cassetto, il primo è fare un bel viaggio in Europa”.

“Mario ha riscoperto gli amici, la gioia della quotidianità, fa tutto parte di un bel percorso di rinascita”, ribadisce il tutor, Claudio. “Il suo, è stato un lungo periodo di oblio, ma è molto competente e rispettoso del lavoro, le conquiste fatte finora sono tutte merito suo”.

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