Il progetto Lav(or)ando cresce, uscita del primo destinatario in art.21
di elansocietacooperativa
Tante novità, nel progetto Lav(or)ando, realizzato dalla cooperativa sociale Elan con il sostegno della Fondazione con il sud, e in corso da poco più di anno all’interno della Casa Circondariale di Uta, in provincia di Cagliari.
Terminata l’esperienza lavorativa all’interno della lavanderia industriale, uno dei beneficiari del progetto ha potuto accedere al beneficio del lavoro all’esterno in art. 21 ed è stato inserito nella stessa cooperativa Elan dove si occupa della consegna della biancheria pulita e del ritiro di quella sporca, presso la clientela pubblica e privata.
Nel frattempo, si apre una nuova opportunità di lavoro all’esterno dell’istituto: il destinatario di un altro tirocinio appena concluso è in attesa di iniziare un’esperienza di tirocinio presso un’azienda disponibile ad accoglierlo, dove imparerà a trattare i mobili durante la fase del restauro.
Per mantenere intatto il numero dei lavoratori interni alla lavanderia, sono stati attivati altri due tirocini.
Le novità riguardano anche l’introduzione di un sistema di tracciamento della biancheria. L’applicazione di un codice barre e l’utilizzo di un apposito lettore consentono di identificare ogni indumento, sia quando si ritira sporco, che quando esce pulito dalla lavanderia di Uta.
Il vantaggio di quest’applicazione è duplice: da un lato, snellisce il processo di lettura, perché evita il conteggio e la registrazione manuale nelle bolle. Dall’altro consente di monitorare la vita di ciascun capo, in particolare i dispositivi di protezione individuale dotati di bande catarifrangenti. Questi ultimi, infatti, devono essere sostituiti dopo un certo numero di lavaggi in quanto non più rispondenti ai criteri di sicurezza. Il nuovo sistema di tracciamento permette quindi alla cooperativa Elan di fornire un servizio ulteriore al cliente, informandolo sul numero di lavaggi affrontati da ciascun capo e quindi sulla necessità di eliminare quelli ormai obsoleti.
Le ultime settimane hanno portato al progetto anche due nuove partnership, il Centro di Giustizia Minorile (CGM) della Sardegna e l’Istituto Penale Minorile di Quartucciu: i dirigenti potranno usufruire dell’opportunità di condividere e trasferire buone prassi con altri istituti di pena e di avviare attività di formazione congiunta con funzionari, con la Scuola di Economia Civile.
Con l’ingresso nel partenariato dell’Istituto Penale Minorile anche la lavanderia interna ha usufruito dell’installazione del sistema di tracciamento della biancheria.
Più a lungo termine, questa collaborazione incrementa la possibilità di ampliamento delle commesse e di una maggiore occupabilità per entrambi gli istituti panali di Uta e Quartucciu.
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