Progetto Lav(or)ando, la voce dei partner: la Cooperativa Sociale 2000 di Monza
di elansocietacooperativa
Cagliari, 31 marzo 2021 – Condividere le azioni progettuali e le pratiche manageriali e gestionali virtuose, per far attecchire nel territorio i princìpi di una nuova economia imperniata sull’accoglienza e responsabilità sociale. Con questi obiettivi, il progetto Lav(or)ando in corso nella Casa Circondariale di Uta ha previsto l’attivazione di gemellaggi con realtà imprenditoriali e dellʼamministrazione penitenziaria del nord Italia, impegnate nella cultura dell’inclusione.
Un’idea accolta con favore anche da Cooperativa Sociale 2000 di Monza, cooperativa di tipo B fondata in Brianza nel 1998 per iniziativa di un gruppo di amici socialmente impegnati e presieduta da Marco Bivio. A presentarci la sua mission e le sue attività, il consigliere Gianni Pizzera.
Dove opera la vostra cooperativa e con quali finalità?
“Cooperativa Sociale 2000 concorre, con altre cooperative del territorio della Brianza, a dar vita al Consorzio Ex-it che lavora, in contesti di fragilità, per la promozione dell’uomo e della sua dignità. Rivolgiamo le nostre attività, in via principale, a persone che si trovano in esecuzione penale, tanto in attività inframurarie che extramurarie. Collaboriamo con la Direzione della Casa Circondariale di Monza sin dai primi anni della sua fondazione, fornendo opportunità di inserimento lavorativo rivolte a detenuti, attraverso una pluralità di laboratori occupazionali che sono stati avviati nel corso degli anni. Fra questi, lavanderia, falegnameria, assemblaggio di bancali, etichettatura per aziende terze, data entry per conto di Regione Lombardia. In vent’anni sono state circa 400, le persone coinvolte nelle varie attività della cooperativa. Ad alcune, tra loro, è stato proposto un re-inserimento socio/lavorativo nel Consorzio Ex-it. La responsabilizzazione alla propria mansione, il rispetto dei tempi di consegna e la buona qualità del lavoro svolto sono state e sono tuttora decisive e propedeutiche per un inserimento lavorativo esterno”
Nello specifico, è stata l’attività di lavanderia ad attivare una connessione col progetto Lav(or)ando
“Dal 2014, Cooperativa Sociale 2000 gestisce una lavanderia anche all’interno della casa di Reclusione di Milano Bollate, concentrando al suo interno il lavaggio e la stiratura di biancheria dell’amministrazione penitenziaria anche di altri Istituti penitenziari Lombardi (Varese, Como, Busto Arsizio, Bergamo) e di biancheria personale dei detenuti”
Quali progetti sono nati da questa e altre attività?
“Cooperativa sociale è nata per offrire opportunità occupazionali all’interno della CC di Monza, ma ben presto i soci hanno cominciato a pensare iniziative rivolte a detenuti che necessitavano, per poter usufruire dei benefici delle misure alternative, di una rete relazionale, sociale, occupazionale e abitativa esterna.
Per questo motivo, dal 2005, a supporto delle lavorazioni e dell’area educativa, la Cooperativa ha inserito nella struttura due educatori (chiamati tecnicamente “Agenti di Rete”) al fine sia di agganciare le fragilità del detenuto “nuovo giunto” ed elaborare con i Servizi interni un percorso riabilitativo, sia di agevolare, attraverso un terzo educatore, un percorso verso l’housing sociale e le politiche attive del lavoro nel territorio di Monza e Brianza.
Attualmente le due lavanderie coprono i bisogni di 3 Istituti penitenziari, di 3 residenze universitarie, di 4 residenze per accoglienza per lavoratori e turistica, di 2 strutture di accoglienza per disabili, di 5 Centri di accoglienza per stranieri e al bisogno di altri 3 Case Circondariali lombarde”
Quali sono i vostri programmi per il prossimo futuro?
“Lavoriamo in particolare su due nuovi sviluppi. Il primo è offrire ad aziende e forze dell’ordine lavaggio e stiratura di divise e abiti da lavoro. In secondo luogo stiamo valutando di collaborare, in condivisione con un’azienda già operante in istituto, con una società di produzione di prodotti da forno, per il lancio di nuove specialità rivolte agli stessi detenuti e ad aziende della ristorazione e della grande distribuzione del territorio di Monza”
Prima di Lav(or)ando, avete avuto altre occasioni di collaborazione con i partner di questo progetto?
“La cooperativa, direttamente, non ha mai avuto l’opportunità di collaborare con l’attuale rete di attori del progetto. Attraverso però un suo consigliere di amministrazione, ha avuto l’occasione di coordinarsi e gestire diverse consulenze sia con il Consorzio Solidarietà, che con la rete delle cooperative aderenti.
Lo stesso consigliere, in qualità di responsabile nazionale per il consorzio CGM e per Federsolidarietà nazionale, ha gestito attività di formazione e consulenza per la rete consortile sarda in materia di esecuzione penale”
E riguardo l’attività di lavanderia?
“Per ciò che attiene l’Istituto di Monza, la cooperativa è stato il primo interlocutore dell’Amministrazione Penitenziaria in tema di gestione di una lavanderia. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria si è avvalso negli anni seguenti dell’esperienza di partnership Pubblico -Privato di Monza, in quanto proprio presso questo Istituto si è stipulato il primo contratto di comodato gratuito per la concessione di locali ad uso industriale in Italia.
Sempre il Consigliere di Amministrazione su citato ha collaborato, attraverso un PON sicurezza nazionale, alla nascita di una lavanderia all’interno dell’IPM Quartucciu e allo sviluppo di attività infra ed extra moenia nell’Istituto per adulti di Cagliari”
Avete condotto o partecipato a esperienze nello stesso settore?
“La cooperativa ha accompagnato la nascita e lo sviluppo imprenditoriale della lavanderia della Casa Circondariale di Aosta, ricoprendo un ruolo di tutoraggio, per il primo anno di attività, rivolto agli addetti del Consorzio Trait d’Union.
Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, anche nelle sue articolazioni locali (Provveditorati regionali), si è avvalso inoltre in più occasioni della consulenza degli esperti della cooperativa per valutare l’opportunità di avviare iniziative di start up di lavanderia, ad esempio, negli Istituti penitenziari di: Volterra, Cremona, Busto Arsizio, Sanremo, Treviso, o per aprire un confronto con altre esperienze diffuse sul territorio (Trento)”
Qual è il ruolo da voi assunto nel progetto Lav(or)ando?
“La Cooperativa Sociale ha il compito di sviluppare il gemellaggio tra le due cooperative, al fine di trasferire buone prassi in ambito tecnico e sociale: la partnership si prefigge lo scopo di sostenere lo sviluppo imprenditoriale della lavanderia industriale cagliaritana, da attivarsi nella casa circondariale di Uta per favorire la creazione della rete fra cooperative partner, istituti penitenziari e Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria; per stimolare il confronto tra modelli operativi presenti in diverse realtà cooperative partner dell’Amministrazione Penitenziaria; infine per attivare intese commerciali con partner del terzo settore, enti ecclesiastici e aziende profit”.
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