Una breve intervista al Presidente Anteas Cosenza, Benito Rocca
Presidente Rocca, perché un progetto sulla sensibilizzazione per prevenire truffe e raggiri? Abbiamo iniziato questo progetto un anno fa, una campagna informativa e di sensibilizzazione sul problema, che fino ad oggi ha coinvolto oltre 1000 anziani ma ancora la cronaca riporta con una certa frequenza, episodi riconducibili al fenomeno delle truffe ai danni di persone soprattutto anziane, magari ingenue e fiduciose, che aprono la porta a truffatori d’ogni genere, che pur di introdursi nelle abitazioni e rubare si spacciano addirittura da agenti della Questura o della Polizia municipale! Quindi il nostro messaggio deve essere più incisivo e la distribuzione del nostro vademecum il più possibile capillare, perché se il target specifico è prevalentemente quello delle persone anziane che vivono da sole, in linea generale chiunque può cadere vittima di un abile raggiro
Gli anziani vittime delle truffe. Ma è davvero l’unico target colpito dai malviventi?
No, anzi si può essere vittime di tali disavventure a tutte le età, cioè anche da giovani, quando ad esempio si cerca un’occupazione lavorativa o si naviga in internet) oppure nella piena maturità (quando ad esempio si eseguono pagamenti tramite card o si cade nell’inganno di facili guadagni.
Il Seminario che state realizzando nelle varie città della provincia di Cosenza è essenzialmente informativo? Il nostro scopo non è consentire agli anziani di apprendere tutti, ma proprio tutti i casi di reato ma informare su alcune modalità, le più ricorrenti, con le quali vengono attuate truffe e raggiri nei loro confronti, soprattutto se vivono soli e risiedono nelle grandi città. Informarli sulle accortezze da usare, in casa e fuori casa, per prevenire ogni attentato alla loro sicurezza personale. Informarli su come comportarsi nei casi di disagio o di difficoltà e comunque ogni volta che temono di essere in pericolo.
Tenendo ben presente che le Forze dell’Ordine sono sempre al loro fianco e che basta una semplice telefonata al 112, 113 o al 117 per avere una risposta immediata. Il nostro consiglio è “non abbiate fretta”, un tentativo di truffa poggia sul disorientamento della vittima e sull’emergenza e velocità dell’azione. Prendiamo tempo, siamo anziani, tempo ne abbiamo. Chi è onesto, tornerà.
a cura di Gabriella Dragani