Oggi siamo a Paola: ancora un seminario per sensibilizzare e fornire elementi per prevenire truffe e raggiri
Venerdì 9 novembre alle ore 17.00, presso la Sala Riunioni del Dopolavoro Ferroviario Rione Giacontesi a Paola, CS, si è svolto il seminario informativo per la prevenzione e per l’assunzione di comportamenti utili per difendersi da truffe e raggiri, seminario operativo del progetto “La Sicurezza come Bene Comune” finanziato da Fondazione Con il Sud e realizzato dall’Anteas Cosenza capofila di un network di 5 Anteas locali: Rossano, San Giovanni in Fiore, Paola, Luzzi e Corigliano, con il Patrocinio del Comune di Cosenza e il supporto della Questura di Cosenza e delle altre Forze dell’Ordine.
Ospiti presenti l’assessore alle Politiche Sociali, Giovanni Città in rappresentanza del Sindaco di Paola, Roberto Perrotta, la Presidente Provinciale Acli, Caterina De Rose, il presidente ANPS Emilio Monaco e il Presidente Anteas Cosenza Benito Rocca, il responsabile della comunicazione Alessandro Martire e la responsabile di progetto Gabriella Dragani.
L’incontro ha seguito la struttura dei precedenti: dopo un breve saluto da parte dei relatori, la Responsabile Dragani, coadiuvata dal responsabile della comunicazione ha illustrato i vari steps dettagliati nel vademecum e attraverso anche la visione di video – specifici sul tipo di truffa messo in atto a danni di anziani e anziane – ha evidenziato a seconda del luogo e delle circostanze varie fattispecie di truffa con l’obiettivo di rendere chiaro non tanto il reato in se stesso ma le modalità e le situazioni messe in atto dai malviventi. Il dibattito è stato particolarmente articolato e vivace quando è stato trattato l’argomento delle truffe telefoniche. Infatti diverse persone hanno raccontato le esperienze personali o di propri parenti che hanno subito truffe o tentivi di truffa a mezzo telefono che è sentita come la tipologia meno tollerata dai partecipanti. In modo particolare, anche per richiesta della platea è stata dettagliata la cosiddetta truffa degli agenti dei gestori servizi.
Da anni alcuni truffatori tentano di raggirare i cittadini spacciandosi per agenti di società erogatrici di servizi tipo elettrico o gas. “Nel caso in cui qualcuno suoni alla nostra porta presentandosi a nome di una società erogatrice, è fondamentale pretendere sempre l’esibizione del tesserino di riconoscimento che hanno tutti gli addetti commerciali di queste sociaetà, società dei Gruppi che operano nel mercato libero dell’elettricità e del gas, e tutti i tecnici di e-distribuzione, le società che gestiscono la rete elettrica Nessuna forma di riscossione o restituzione di denaro viene effettuata a domicilio: in caso di richiesta di soldi bisogna rifiutare e contattare le autorità.
Può capitare che il tentativo di truffa venga effettuato al telefono. Se la voce dall’altra parte della cornetta dice di chiamare per conto di una delle società di erogatrice, per non correre rischi è bene richiedere all’interlocutore il nome e il codice identificativo o matricola. È importante tenere a mente che in nessun caso è obbligatorio cambiare contratto: il cliente è sempre libero di decidere se aderire o meno alle offerte che gli vengono proposte.
Un altro espediente di raggiro è costituito dalle email con contenuto ingannevole, inviate da un indirizzo che solo all’apparenza è riferito a una società dei gruppi erogatrici. In questo caso, può capitare di ricevere una finta bolletta ed essere invitati a regolarizzare una morosità sulla fornitura o a scaricare un allegato cliccando alcuni link. In realtà veniamo dirottati su pagine web in cui ci viene chiesto di inserire nostri dati personali o di scaricare allegati che contengono un virus informatico che blocca il contenuto del pc. L’obiettivo è chiedere poi un riscatto per ottenere lo sblocco del pc e la decifratura dei dati.
Si tratta di un tentativo di raggiro simile a quelli più volte denunciati da altre aziende e istituti finanziari. Se si ritiene di aver ricevuto una email sospetta, non si devono cliccare i link presenti all’interno dei testi, né aprire o scaricare gli allegati. In seguito a segnalazioni di email dal contenuto ingannevole le società erogatrici, che sono continuamente in contatto con le autorità competenti, hanno richiesto la chiusura dei siti malevoli e avviato tutte le azioni necessarie per la tutela dei clienti e per reprimere situazioni di truffa o raggiro.
Per quanto riguarda le verifiche dei contatori elettrici, e-distribuzione effettua periodicamente dei controlli a distanza dei gruppi di misura, per garantirne il corretto funzionamento. In alcuni casi occorre una verifica del contatore direttamente sul posto attraverso il proprio personale qualificato: personale che è comunque sempre munito di tesserino plastificato con foto e dati essenziali per il riconoscimento. Le squadre operative di e-distribuzione intervengono sempre sulla rete a monte dei contatori fino al gruppo di misura stesso, e non sugli impianti elettrici privati all’interno delle abitazioni. Anche in questi casi, il personale che interviene sul posto non è autorizzato a chiedere né accettare pagamenti dai Clienti. I tecnici di e-distribuzione intervengono soltanto sul contatore e sulla rete elettrica e hanno con loro tutti gli strumenti necessari per effettuare verifiche o interventi. Qualora venissero richiesti oggetti di valore – come ad esempio oro o argento – a tali scopi, si tratterebbe sicuramente di un impostore.