Ancora due seminari per il progetto “La Sicurezza Come Bene Comune”
Accolti con grande favore i due seminari organizzati dal team di progetto “La Sicurezza come Bene Comune” e realizzati il 4 ottobre scorso per l’evento “Expò Senior e Junior” a Cosenza e il 5 dello stesso mese presso la Sala Consiliare del comune di San Marco Argentano.
Anche Anteas Cosenza presente alla manifestazione “Expo Senior e Junior”, iniziativa di divulgazione medico-scientifica e di sensibilizzazione sociale sui tema della terza età, della famiglia e del rispetto per la vita e la salute, in programma quest’anno al Chiostro di San Domenico e giunta alla sua V Edizione.
L’evento, vero e proprio focus sulla terza età, ma con confronti anche con le nuove generazioni e, per la prima volta, con una sezione dedicata ai baby, è stata presentata ufficialmente questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sala capitolare dello stesso Chiostro di San Domenico, in coincidenza con la celebrazione in tutto il mondo della giornata internazionale degli anziani, istituita dall’ONU nel 1990, per accendere i riflettori su un’età che dovrebbe essere sempre al centro della nostra attenzione. Tema della giornata internazionale di quest’anno è “Festeggiando gli anziani, paladini dei diritti umani”, a riprova del fatto che gli anziani rappresentano ancora adesso una risorsa inesauribile, un valore aggiunto e che bisogna far di tutto, istituzioni in testa, per avviare e portare avanti quei processi di invecchiamento attivo della popolazione in grado di mantenere sempre viva la dignità degli anziani, favorendone l’integrazione nel tessuto connettivo della società. E proprio per l’attenzione che l’Amministrazione comunale di Cosenza ha riservato alla terza età, a tenere a battesimo la V edizione di “Expo Senior e Junior, è stato il Sindaco Mario Occhiuto, anche in considerazione del fatto il Comune di Cosenza è tra gli enti che hanno patrocinato la manifestazione, promossa dall’Associazione “Volare a Santo Stefano”, in collaborazione con il Ministero della Salute, la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, il Comune di Rende e l’Associazione “Biologi senza frontiere”. L’Anteas Cosenza ha organizzato per giorno 4 ottobre, presso la Sala Capitolare del Chiostro di San Domenico, un seminario per illustrare al pubblico di Expò il vademecum e gli obiettivi del progetto “La Sicurezza come Bene Comune” .
Un ringraziamento alla Vice-Commissario Capo, Dott.ssa Carmelina Esposito, ha espresso plauso per un progetto che si inserisce nel solco delle attività di prevenzione delle Forze dell’Ordine e che le energie di entrambi gli organismi sono ottimizzate per una collaborazione che rafforza il tema del progetto e condivide le competenze, un virtuoso meccanismo che genera valore.
Il sindaco di San Marco Argentano ha espresso la volontà di continuare nel solco del progetto presentato ed ampliarlo per ricomprendere anche altri aspetti legati alla terza età, come la solitudine, l’abbandono, l’invecchiamento inattivo. Per la coesione sociale e per ristabilire legami e relazioni sociali si sono detti pronti a sperimentare innovazione e altre modalità di solidarietà.
Il Presidente dell’Anteas Cosenza, Benito Rocca, si è dichiarato soddisfatto della presenza numerosa di anziani e di anziane che hanno attivamente partecipato ai due seminari seminario e che hanno testimoniato piccoli e grandi episodi di cui sono stati protagonisti. Anche in queste due occasioni la riflessione finale sul tema delle truffe e dei raggiri è stato “Meglio un falso allarme, che una truffa riuscita!”
Un ringraziamento al Vice-Commissario Capo della Questura di Cosenza, Carmelina Esposito, alla Sindaca di San Marco Argentano, Virginia Mariotti, a Brunella Stancato, Manager Evento Expò Senior e Junior, a Benito Rocca, Presidente Anteas, ad Alessandro Martire, responsabile della comunicazione e a Gabriella Dragani, responsabile di progetto. Un ringraziamento a tutti i volontari e sostenitori del progetto, presenti alle due giornate di seminario e operativi in tutte i settori dello stesso.
Sono intervenuti circa 80 persone che hanno richiesto copie in più del vademecum per poterlo portare a vicini, parenti, familiari e amici. Sono stati distribuiti circa 100 vademecum