Emergenza, consapevolizzazione, condivisione, denuncia. Le parole del seminario “La Sicurezza come Bene Comune” svoltosi ad Acri il 28 novembre 2017.
Progetto “LA SICUREZZA COME BENE COMUNE” ACRI – Sala Conferenze Istituto “Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori” – 28 novembre 2017
Si è svolto giorno 28 novembre 2017 presso la Sala Conferenze Istituto “Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori” di ACRI Luzzi, alle ore 16.00, il qinto o seminario formativo ed informativo per sensibilizzare la comunità e per prevenire i reati di truffa e raggiro nei confronti della popolazione over 65. Al tavolo dei relatori erano presenti: il Commissario Capo della Polizia di Stato, Francesco Falcone, il Presidente Anteas Cosenza Benito Rocca, il rappresentante della FNP Cisl di Cosenza, Giuseppe Luberto, il responsabile della comunicazione Alessandro Martire e la responsabile di progetto, Gabriella Dragani. Propedeutiche al seminario sono state attivate tutte le linee di comunicazione esterna: pagina FB, comunicato stampa inviato a testate giornaliste nazionali e territoriali, affissione manifesti, inviti diretti agli attori della comunità locale.
Il seminario, moderato dal responsabile della comunicazione, ha preso l’avvio con i saluti e con il primo intervento da parte del Presidente Rocca, che dopo aver portato i saluti istituzionali ha presentato il progetto, le sue finalità e modalità di partecipazione. Successivamente ha preso la parola il referente FNP il quale dopo aver posto l’accento sulla finalità del progetto ne ha esaltato il valore dichiarandosi in totale accordo con lo scopo progettuale. Anche ad Acri il fenomeno – ormai generale e nazionale – della solitudione degli anziani spesso li spinge ad accogliere chiunque bussi alla porta, o telefoni, in modo generoso e spesso ingenuo. Essere delle brave persone o oneste persone ci porta a pensare che lo siano anche quelli che intercettiamo nel nostro perorso di vita. E la sede del seminario è proprio indicativo di tutto ciò. Il seminario infatti si svolge presso la Sala Conferenza dell’Istituto “Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori”, la famiglia religiosa nata dal cuore sacerdotale di Francesco Maria Greco che ha inizio in Acri alle falde delle montagne silane nel 894 ed è segnato da una frase di riferimento, “dare voce a chi non ha voce”, proprio quello che oggi vogliamo realizzare con il seminario.
Il successivo intervento è stato quello del Commissario Capo della Polizia di Stato, che dopo i saluti e i ringraziamenti, ha sottolineato come sia importante la collaborazione continua e costante fra la Polizia appunto e la cittadinanza per sconfiggere il reato di truffa a danni delle persone più vulnerabili e più deboli.
Durante la fase della presentazione del progetto e dei saluti degli ospiti sono stati distribuiti i vademecum, raccolte le domande dalla platea per la fase interattiva ed è stata pubblicizzato il numero verde per il supporto ed il sostegno all’emergenza.
Il seminario è poi proseguito con l’intervento della responsabile del progetto, Gabriella Dragani che ha illustrato il vademecum e i consigli in esso descritti. Dopo una prima fase di descrizione generale, l’intervento è stato gestito con l’apporto diretto con il Commissario Capo della Polizia di Stato che ha mostrato come deve essere una regolare divisa della Polizia, com’è fatto realmente un tesserino di riconoscimento, quali sono le truffe più agite, come evitare truffe, come agire in caso di truffe telefoniche, tramite internet, alla posta, davanti al bancomat, ma anche come attivare il numero verde, condividere episodi e sospetti con vicini, amici e soprattutto con congiunti e familiari. Per le testimonianze sono intervenuti circa n. 10 utenti che hanno raccontato di piccoli episodi di reati o tentativi ma anche situazioni di rischio o di pericoli vissuti in prima persona .
Le parole del seminario sono state: emergenza, azioni repentine, consapevolizzazione, condivisione, denuncia. Emergenza e azioni fulminee perché sono quelle che spesso mettono in atto i truffatori, perché tutto debba svolgersi prima che la vittima si renda conto di quello che gli sta succedendo; consapevolizzazione perché prendere tempo, rimandare l’azione al giorno dopo, oppure chiedere chiarimenti ad un amico, ad un congiunto spesso aiuta a rendere più chiara la situazione ed evitare di cadere nelle trappole. Condivisione è la parola che maggiormente ricorre nei seminari del progetto. Condividere significa diffondere la prevenzione, aiutare altri ad apprendere fattispecie truffaldine e comportamenti conseguenziali per prevenirli. Condividere aiuta a raccontare e quindi a memorizzare meglio quanto vissuto e come non ripetere l’esperienza. Infine denunciare perché ogni segnalazione sia di reato che di tentativo aiuta le Forze dell’Ordine a mettere insieme tutti gli elementi utili per indagare e individuare i colpevoli di reato di truffa e raggiro. La frase di chiusura “ Meglio un falso allarme che un reato vero”
Con i saluti e i ringraziamenti del Presidente Rocca, il seminario si è concluso alle ore 19.00, a cui è seguito un rinfresco. Le persone presenti sono state circa 75 ( circa l’ 90% erano over 65, 8% familiari che avevano accompagnato i propri congiunti anziani mentre il 2% erano giovani e adulti ) e sono stati consegnati n. 95 vademecum, molti ne hanno preso qualcuno in più da riportare in famiglia o per amici. Erano presenti inoltre in sala i presidenti e i volontari delle Anteas territoriali partner di progetto.
Gabriella Dragani, Responsabile Progetto
Alcuni degli interventi dal pubblico: