Tra le bellezze di San Fele
di svalegambientepotenza
Dagli edifici religiosi alle bellezze naturali, San Fele si conferma un forte attrattore turistico lucano. Situato nella parte nord-occidentale della regione, tra il Monte Castello e il Monte Torretta, è un comune con poco più di 3 mila abitanti della provincia di Potenza, in Basilicata. Il suo nome in origine è riportato come Santo Felice, che è mutato prima in Santo Fele e infine al nome attuale.
È noto per la nascita di San Giustino de Jacobis e per la presenza di uno dei più antichi e misteriosi santuari della Basilicata: Santa Maria di Pierno. Ma non finisce qui, San Fele presenta numerose bellezze di cui vi parleremo di seguito.
Il borgo
Ricco di storia e tradizioni, regala ai visitatori un’atmosfera amichevole e accogliente. Il centro antico presente una forma a x e le case sono addossate l’una all’altra. Sono realizzate prevalentemente con pietra locale e con legno proveniente dai boschi che circondano il paese. Tetti in coppi, un intreccio di vicoletti frequentemente interrotti da scalinate rendono il paesaggio fiabesco. Percorrendo le stradine si possono ammirare caratteristiche fontane, antiche dimore nobiliari e palazzi baronali con suggestivi portali decorati e balconi artisticamente lavorati da vecchi artigiani del luogo. Tra questi troviamo Palazzo Fagella, attuale sede del Comune, Palazzo Frascella, Stia e Giannini.
Architetture religiose
Il paese non solo presenta numerosi palazzi storici, ma anche diversi luoghi di culto. Tra i più conosciuti troviamo il Santuario di Santa Maria di Pierno.
Negli anni, è diventato un punto di riferimento per l’intera zona del Vulture ma accoglie anche numerosissimi pellegrini provenienti dalla Puglia e dalla Campania. Sono numerose le festività in onore della Madonna di Pierno: la prima domenica di maggio, il 15 agosto e l’8 settembre. Suggestivo è il corteo dei fedeli, che da tutte le zone limitrofe accorre al santuario, portando sulle spalle in processione la Madonna e il cosiddetto “Giglio di cera”. Inoltre, è assolutamente emblematica la benedizione dei ramoscelli di castagno che vengono portati a casa dai fedeli.
Ma San Fele ha anche un Santo tutto suo: Giustino de Jacobis. La sua festa ricorre il 30 luglio ed è sicuramente la più sentita e partecipata nel paese. In quel giorno, infatti, dopo la Santa messa e la novena, i fedeli si incamminano per le strade in una toccante processione con il Santo. Tra le architetture religiose troviamo la casa natale del Santo patrono, la chiesa di Santa Maria della Quercia, la chiesa di Santa Lucia, dell’Annunziata e dell’Addolorata.
Le cascate di San Fele
La bellezza di questo paese non risiede solo nel magnifico borgo, fatto di viuzze adagiate sulla montagna, ma anche nello scenario unico che la natura ha donato. In questo posto si può ammirare quello che il lavoro delle acque compie da secoli sulle rocce e ciò che l’uomo ha realizzato per utilizzarne la sua potenza.
Le cascate prendono vita in località Matise, dove il torrente Bradano, meglio conosciuto come Bradanello per distinguerlo dal fiume Bradano, sgorga dall’Appennino Lucano, confluisce nella fiumara di Atella e poi nel fiume Ofanto, per poi giungere nel Mar Adriatico. La particolare conformazione dell’alveo fa sì che il torrente effettui dei particolari salti di quota che danno origine a cascate naturali e suggestive, note in tutta la regione con il nome di “U Uattënniérë”, la trasposizione dialettale di gualchiera: macchina utilizzata in passato per lavorare la lana sfruttando la forza dell’acqua.
Non vi resta che visitare questo posto meraviglioso della Basilicata, cosa aspettate?
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