Museo del Vulture, la Via di Flora
di svalegambientepotenza
Prosegue il nostro viaggio tra le mura del Museo di Storia Naturale del Vulture di Monticchio. Negli scorsi approfondimenti vi abbiamo parlato delle prime due tappe del percorso museale ovvero il cammino dell’uomo e la Via di fauna, ora tocca alla Via di Flora.
Al visitatore si offre, infatti, un viaggio a ritroso nel tempo e a fargli loro da compagne sono le muse della natura: Fauna, Flora e Gea, immaginate come guide del mondo animale, vegetale e minerale.
La Via di Flora
Superato l’ingresso della maestosa Abbazia di San Michele, il visitatore percorre una galleria ai cui lati sono disposte alcune pagine dell’erbario del Vulture ovvero un campionario della biodiversità presente nel bosco e nel sottobosco intorno ai laghi di Monticchio. Tra i campioni vegetali catalogati allestiti secondo una metodologia scientifica sono interposti altri fogli con commenti di vario tipo sulle numerose specie: ad esempio sul loro significato nella tradizione locale, nella medicina popolare o ancora sul significato simbolico del mondo cristiano.
Agli esperti Tenore e Gussone è dedicato un pannello con le due loro principali scoperte effettuate durante il viaggio del 1838: il Garofano del Vulture e l’Alborella Vulturina, piccolo pesce ritrovato nei laghi di Monticchio ma anche nell’antico “Lago Pesole”.
Proseguendo il percorso, si incontra l’acquario del museo con all’interno le specie vegetali e ittiche presenti nei due laghi. Inoltre, sopra l’acquario sono riportate alcune icone delle diverse specie lacuali e perilacuali che, grazie a queste immagini, il visitatore può conoscere.
Il Museo non solo storia ma anche tradizione. Girando intorno all’acquario si arriva davanti ad un pannello dove si accenna ad un’antica leggenda: un cavaliere caduto nel Lago Grande in una notte buia e nebbiosa riuscì ad uscirne per intercezione dell’Arcangelo Michele, cavalcando sull’acqua. Così si narra che al suo passaggio lasciò delle impronte che si trasformarono nelle foglie galleggianti della ninfea.
Ti potrebbe interessare
Il Marroncino di Melfi, una castagna tutta lucana
di svalegambientepotenza
Il Marroncino di Melfi, coltivata sul territorio del Vulture, è un tesoro inestimabile dell’antica tradizione culinaria lucana.
Puliamo il mondo 2020 ai laghi di Monticchio
di svalegambientepotenza
Piatti, bicchieri, mascherine, mozziconi di sigarette sono stati i rifiuti più raccolti nei boschi di Monticchio durante Puliamo il mondo 2020
Monticchio, scrigno di biodiversità, arte e storia
di svalegambientepotenza
I laghi di Monticchio sono un connubio perfetto di natura, arte e storia. Uno scenario bucolico imperdibile.