Il museo dell’Arte Arundiana di Sant’Ilario

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A Sant’Ilario, il museo dell’Arte Arundiana dell’artista Franco Zaccagnino rappresenta un’immersione nel mondo della canna mediterranea chiamata “arundo-inis”. In questo posto, nel cuore del Vulture, il protagonista è il percorso che vede la canna, con la sua forma cilindrica, il suo nodino, la sua radice, le sue foglie trasformarsi interpretando ogni tipo di realtà.

Visitare il museo nel piccolo borgo medioevale significa visitare il luogo di nascita dell’Arte Arundiana, percepire e respirare quella magica atmosfera che ha consentito al Maestro Franco Zaccagnino di conoscere a fondo la meravigliosa Arundo.

Nel museo ci sono, infatti, due percorsi, uno culturale sulla canna mediterranea e uno artistico del Maestro Franco Zaccagnino. L’artista sperimenta nelle sue composizioni tutto ciò che questo oggetto, così versatile, può offrire. Egli riesce ad utilizzare proprio tutto della canna, attraverso la quale, riesce ad esprimere al meglio la sua creatività. Le opere presenti nel Museo sono quasi tutte delle sculture tridimensionali che ripercorrono le fasi più importanti e significative dell’evoluzione artistica di Zaccagnino.

Chi è Franco Zaccagnino? Conosciamolo insieme

Franco Zaccagnino nasce nel 1953 a Lagopesole e trascorre la sua infanzia proprio a Sant’Ilario di Atella in Provincia di Potenza. Questo piccolo borgo, nel cuore del Vulture, insieme alle zone vicine, rappresenta per lui la massima componente per la sua ispirazione artistica. E’ proprio qui che dalla sua creatività nasce l’Arte Arundiana, l’arte della canna mediterranea.

Docente di Arte e Immagine, nel corso della sua attività artistica ha realizzato grafiche pubblicitarie, scenografie per spettacoli, murales. Ha diretto e curato importanti eventi e mostre di carattere storico e culturale.

Nel 2003 ha pubblicato il suo catalogo “L’arte Arundiana di Franco Zaccagnino” e nel 2004 ha ideato e pubblicato le carte da Gioco regionali della Basilicata (Arunde Lucane) derivanti da 40 opere grafiche originali pastellate a mano.

Inoltre, nel 2008 ha allestito a Sant’Ilario una scuola-laboratorio sull’Arte Arundiana. Sempre nel suo amato borgo, nel 2015, realizza il sogno di una vita dando vita al “Museo dell’Arte Arundiana” dove raccoglie le opere più significative del suo percorso artistico.

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