Orti e disabilità in Fattoria, con l’agricoltura sociale si migliora insieme

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Orti  e disabilità, con il progetto Fattoria della Salute che ha inaugurato speciali laboratori di agricoltura sociale, nuovi ed importanti risultati per le persone con sindrome dello spettro autistico e con disagio psichico.

“Io faccio la pizza così come ci hanno insegnato, tu porti la salsiccia ed i broccoli, la zucca ed i pomodori li prendiamo direttamente dagli orti dei signori Antonio, Gennaro ed Eugenio”. A stringere accordi per un ottimo picnic sono Nicola, Luigi, Mattia, Francesco e Luca. Sono alcuni dei ragazzi che ogni giorno frequentano i laboratori della Fattoria della Salute nei bei giardini di Fuori di Zucca ad Aversa, nel Casertano. E’ un privilegio, sentire i loro discorsi mentre passeggiano in giardino e interagiscono con gli ortolani che, grazie al progetto della Fattoria della Salute sostenuto da Fondazione CON IL SUD, hanno avuto in gestione un piccolo pezzo di terra.

Negli orti, i ragazzi e le ragazze riescono ad entrare in comunicazione con i contadini che seguendo la stagionalità dei prodotti, senza l’uso di sostanze chimiche, insegnano loro  passaggi e attenzioni agricole. L’obiettivo è l’inclusione delle persone fragili, favorendo il recupero di un rapporto diretto e attivo con la terra, la natura e la trasmissione di conoscenze tecniche naturali di coltivazione. “Coltiviamo per nostro diletto, essendo in pensione abbiamo abbastanza tempo per dedicare all’orto e poter interagire con questi ragazzi è sicuramente un dono per noi. Nei loro occhi vediamo la sorpresa quando dopo tanta fatica spunta la prima piantina da un seme. Le attenzioni che ci dedichiamo a vicenda ci restituiscono ogni singolo sforzo”, dice Antonio originario di Casal di Principe ma da diversi anni residente ad Aversa. La sua passione sono i pomodori e qualche piantina la trovi sempre nell’orto della Fattoria. Antonio è un’artista e tra un seme ed un germoglio gli piace anche realizzare quadri. Gennaro ha una lunga esperienza nel mondo agricolo ed i figli lo hanno seguito. “Avevano un ristorante e la verdura che cucinavano per i loro clienti era sempre di giornata”, racconta. La maestria con la quale lavora le zolle di terra nera raccontano una lunga storia di semine e raccolti. Sono contento quando i ragazzi vengono nel mio orto, la loro meraviglia dinanzi ad una nuova piantina è impagabile“, dice Gennaro. Eugenio è l’ortolano ultimo della fila se si comincia a guardare gli orti dal portone di ingresso. “E’ il terreno meglio esposto al sole e le sue zucche sono stupende”, dicono i ragazzi della Fattoria del Salute mentre si consultano sulla possibile ricetta da eseguire per degustare al meglio quelle belle zucche arancioni: “Risotto o vellutata?”.

C’è chi annuisce ed altri che ascoltano, tra questi c’è Luca, un ragazzo autistico che non verbalizza ma la sua gioia nel momento in cui entra nei giardini della Fattoria Fuori di Zucca è percettibile e contagiosa. I suoi gesti trasmettono musicalità. “Luca è arrivato da poco ma i progressi che sta facendo sono enormi”, dicono Alessandra Corona e Mariarita Mottola, le due educatrici della Fattoria della Salute. “A Luca – dice Corona- da quando partecipa alle attività laboratoriali a contatto diretto con la natura e con altre persone, sono ricresciuti anche i capelli”. Una novità nell’aspetto fisico che probabilmente è la diretta conseguenza di un benessere psichico che il ragazzo sta vivendo in questo momento. Il progetto Fattoria della Salute, promosso dalla cooperativa ‘Un Fiore per la vita’ con i partner ‘Consorzio Nco’, ‘Terra Felix’, l’Asl, ‘La forza del Silenzio’, ‘Un Mondo Blu odv’ e ‘Omnia Onlus’, coinvolge giovani ed adulti con sindrome dello spettro autistico anche a basso funzionamento o con disturbi generalizzati dello sviluppo, persone con disagio psichico e comorbilità psichiatrica.

Lasciati gli orti, è tempo di lavorare con le erbe aromatiche. In sottofondo la musica che sceglie il più delle volte Francesco mentre Mattia lo invita a continuare con la semina del prezzemolo, rosmarino e basilico. È un giorno come tanti altri in Fattoria e l’entusiasmante normalità supera ogni barriera.

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