I “libbani” verso l’innovazione e il design
di Intrecci di Comunità
È stato lanciato un bando per due residenze per designer e maker a Maratea con un premio di 2.000 euro per innovare i prodotti della Nuova Libbaneria Mediterranea.
Il progetto intrecci di comunità entra nella fase di innovazione con una call aperta a Designer e Maker per l’ideazione di nuovi prodotti da realizzare durante una residenza di due settimane a Maratea. Ai progetti vincitori sarà riconosciuto un premio di 2.000 euro
“Intrecci di Comunità – sviluppo della filiera produttiva della Nuova Libbaneria Mediterranea” è il progetto – sostenuto da Fondazione con il Sud e Enel Cuore nell’ambito del bando “Nel cuore del Sud” – che recupera e valorizza la lavorazione dei libbani, le antiche corde vegetali utilizzate per la navigazione nel Mediterraneo fino agli anni ’60. Il progetto è finalizzato alla costituzione di un’impresa di comunità con sede a Maratea, attraverso un percorso di formazione e inserimento lavorativo per donne a rischio marginalità. L’impresa commercializzerà prodotti di artigianato locale, di design contemporaneo e di offerte turistiche esperienziali.
Le residenze vogliono aprire un dialogo tra le pratiche artigianali tradizionali e la complessità della produzione di design contemporanea.
Il dialogo avviene in collaborazione con le partecipanti al processo di inserimento sociale e lavorativo, le formatrici e alcuni facilitatori, in una modalità di scambio di competenze e coprogettazione.
L’invito è rivolto a menti creative e appassionate per unire tradizione e design contemporaneo e portare la lavorazione artigianale delle antiche corde vegetali verso nuove strade innovative.
Il bando sostenuto da tutti i partner, ha ricevuto il patrocinio gratuito della Fondazione Matera Basilicata 2019 e dall’ADI Associazione per il Disegno Industriale – Delegazione Puglia Basilicata
I progetti saranno valutati da una commissione composta da Valter Luca de Bartolomeis – Direttore ma.de. Academy – Istituto Caselli e Real Fabbrica di Capodimonte, Marialuisa Firpo – Designer, co-ideatrice del progetto / Liberi Libri Ass. culturale, Angelo Licasale – Progettista, co-ideatore del progetto / InMateria APS, Paolo Naldini – Direttore Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Rita Orlando – Project manager Open Design School / Fondazione Matera Basilicata 2019.
La call richiede la presentazione del progetto di almeno un prodotto e/o di una lavorazione nuova che utilizzi i libbani (corde vegetali) o l’erba tagliamani, da sviluppare e prototipare durante le settimane di residenza.
LE RESIDENZE
Ciascuna residenze prevede 2 settimane di lavoro articolate in 5 giorni di ricerca/studio e attività laboratoriali e 2 giorni di attività divulgative e di scambio sul territorio. I designer saranno accolti dalla comunità e andranno alla scoperta del territorio di Maratea al fine di comprendere l’ambiente in cui nasce la lavorazione dei libbani. Svolgeranno attività in gruppo per apprendere il processo di lavorazione dei libbani in una modalità di scambio e confronto con le donne della Nuova Libbaneria Mediterranea. Le residenze procederanno con giornate dedicate allo studio, alla ricerca e alla prototipazione per sviluppare l’idea progettuale. Infine ci saranno momenti dedicati ad àttività divulgative e di confronto con la comunità con presentazione finale dei lavori nati dalla residenza.
Un programma denso, un’esperienza unica per entrare in connessione con la comunità e il suo patrimonio culturale e contribuire allo sviluppo della Nuova Libbaneria Mediterranea.
Le candidature andranno presentate entro la mezzanotte del giorno 17 settembre. Tutte le info sul sito www.nuovalibbaneriamediterranea.it
Per info sul bando
Intreccidicomunita23@gmail.com
www.nuovalibbaneriamediterranea.it
IL PROGETTO
“Intrecci di Comunità – sviluppo della filiera produttiva della Nuova Libbaneria Mediterranea” è un progetto ambizioso, il cui obiettivo è la nascita a Maratea della Nuova Libbaneria Mediterranea come impresa sociale di comunità al femminile, per sviluppare una filiera produttiva di artigianato ecosostenibile, di design contemporaneo e turismo esperienziale a partire dal recupero della lavorazione dei “libbani”, le corde vegetali prodotte a Maratea fino alla fine degli anni ‘70.
Un partenariato ampio e articolato – che si snoda lungo tutto il territorio nazionale dalla Calabria al Piemonte – è l’ossatura su cui si basa il progetto, con il CIF-Centro Italiano Femminile di Lauria come capofila e Auser Lauria, Auser Rivello, Asset – Azienda speciale della Camera di Commercio della Basilicata, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Comune di Maratea, Fabbrica Tessile Bossio, Fondazione Francesco Saverio Nitti, Forum delle Associazioni di Maratea, InMateria, Liberi Libri, Mov Lauria.
È entrato nel vivo nel mese di marzo con la selezione delle donne beneficiarie. Un gruppo di 20 donne di Maratea, Lauria, Trecchina e donne ospiti dei due centri SAI di Lauria (Arci Lauria e Cooperativa MEDIHOSPES) – di età diverse e con storie differenti.
La storia dei libbani affonda le radici in un passato storico che appartiene alla memoria di tutta la comunità locale. Una microeconomia che storicamente ha permesso la sopravvivenza di molte famiglie e che oggi riacquista valore attraverso la sua rivalutazione.
Dal 2019 è iniziata l’avventura del recupero della lavorazione dei libbani nell’ambito di Matera Capitale Europea della Cultura grazie al progetto Ri-Corda, che già proiettava i libbani verso il futuro in chiave contemporanea e la visione della Nuova Libbaneria Mediterranea.
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