Parte In-Dipendenze: il progetto che sperimenta un modello territoriale di prevenzione e presa in carico dedicato a minori che presentano disturbi da dipendenza da internet

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Palermo – Parte ufficialmente con la presentazione alla città In-Dipendenze: per la prima volta nel Sud Italia un progetto sperimenta un modello territoriale di prevenzione e presa in carico dedicato a minori che presentano disturbi da dipendenza da internet o dovuti all’uso eccessivo dei dispositivi tecnologici

L’iniziativa progettuale, sostenuta dalla Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Socio-Sanitario 2020 di cui è capofila il  Centro Diaconale “La Noce” – Istituto Valdese, auspica a realizzare la messa in rete di attività di informazione e di sensibilizzazione nelle scuole orientate all’uso responsabile e consapevole dei dispositivi informatici e della rete. Nello specifico studenti e studentesse di scuola primaria e secondaria e i loro insegnanti avranno la possibilità di acquisire competenze che diverranno patrimonio permanente della scuola. È inoltre prevista l’apertura di un servizio ambulatoriale di cura e diagnosi, aperto 3 volte a settimana e gestito da esperti psicoterapeuti, che garantirà contatto precoce, pronta accoglienza, diagnosi, terapie appropriate e prevenzione delle patologie correlate alla dipendenza da smatphone. L’attività di presa in carico ambulatoriale ad accesso gratuito avverrà attraverso l’azione di sensibilizzazione in aula o la segnalazione di Asp e pediatri. All’interno dell’ambulatorio verranno offerti percorsi di psicoterapia individuale e di gruppo, laboratori di rieducazione all’utilizzo della rete e attività di sostegno rivolte ai genitori.

All’evento di presentazione presso il Cre.Zi.Plus in via Paolo Gili 4, ai Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo, sono intervenuti ​​Piero La Monica, psicologo e psicoterapeuta del Centro Diaconale “La Noce – Istituto Valdese; Laura Pavia, psicologa e psicoterapeuta dell’Istituto Don Calabria; Simone Lucido, sociologo per NEXT – Nuove Energie X Il Territorio; Cecilia Giordano, docente alla facoltà di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione dell’Università degli Studi di Palermo; Giampaolo Spinnato, Direttore UOC Dipendenze patologiche dell’ASP Palermo; Cinzia Mantegna, assessora alla Cittadinanza Solidale del Comune di Palermo; Pasquale D’Andrea, Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Palermo; Francesco Vitrano, Dirigente medico Neuropsichiatria Infantile dell’ ASP Palermo; Rosaria Alleri, Pedagogista della Scuola del Centro Diaconale “La Noce”; Riccardo Ganazzoli, Dirigente Istituto Comprensivo Statale “Antonio Ugo” di Palermo; e Giovanna Genco, Dirigente della Scuola Statale – Scuola secondaria di I grado “Leonardo Da Vinci” di Palermo.

“Grazie ad In-Dipendenze sarà possibile fare emergere i fenomeni connessi all’abuso e alla dipendenza da dispositivi digitali nel territorio palermitano – spiega Piero La Monica, Psicologo e Psicoterapeuta del Centro Diaconale “La Noce – Istituto Valdese –  Il paradigma operativo e di pensiero che verrà messo in campo è quello di estendere il trattamento alla prevenzione, non solo alla patologia. Vogliamo evitare di demonizzare gli strumenti tecnologici, ampliare la conoscenza dei dispositivi e creare consapevolezza; ma soprattutto – continua La Monica – capire quali sono i codici interpretativi che ci permettono di entrare nelle stanze dei ragazzi e delle ragazze e di “sintonizzarci” con loro attraverso uno sguardo culturale trasformativo che tenga conto della velocità di evoluzione della tecnologia e del sistema di relazioni. Ad essere coinvolti saranno anche i genitori, oltre che alunne e alunni della scuola primaria e secondaria, in modo da precocizzare l’approccio.

Una grande rete di partenariato che mette insieme terzo settore, pubblica amministrazione e sistema sanitario nella ridefinizione di interventi territoriali innovativi: “Tutti gli attori del privato sociale e le associazioni coinvolte saranno chiamate ad approfondire la conoscenza degli adolescenti e del loro mondo, per sviluppare criteri diagnostici che ci aiutino a capire quando gli smartphone, e in generale la tecnologia, possono essere uno strumento utile e quando, invece, possono trasformarsi un freno relazionale, aggiunge Laura Pavia, psicologa e psicoterapeuta dell’Istituto Don Calabria. “È proprio questo lavoro di rete che ci deve permettere di diventare competenti su tecnologie di cui sappiamo poco, perché anche i videogiochi possono essere grandi palestre sociali e comunicative se vengono usati bene nel creare relazioni”. 

La rete territoriale di partenariato

Capofila del partenariato locale è il Centro Diaconale “La Noce” – Istituto Valdese (Soggetto responsabile), Istituto Don Calabria, ASP 6 di Palermo – U.O.C. Dipendenze Patologiche – Dipartimento Salute Mentale, Dipendenze Patologiche e Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Ente pubblico responsabile dei servizi socio-sanitari), Maghweb, NEXT – Nuove Energie X Il Territorio, Comune di Palermo, Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione, Istituto Comprensivo Antonio Ugo, Istituto Gonzaga-Centro Educativo Ignaziano, SSPG Leonardo Da Vinci.

 

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