Prendersi cura di una pianta, per prendersi cura delle persone e di se stessi. La sfida di Ortovolante

di

«Prendersi cura di una pianta. Vederla crescere, fiorire, diventare grande. Diventare albero e poi bosco, foresta. Per ridare speranza, per ricolmare la natura e così facendo prendersi cura delle persone, degli spazi, degli affetti e delle relazioni che nutrono la vita, della comunità che tutto contiene». La Cooperativa sociale Ortovolante poggia su queste considerazioni tutte le attività di inclusione socio-lavorative promosse in questi anni. Ortovolante, infatti, nasce nel 2015 a seguito della conclusione del progetto “Servizio di utilità sociale a carattere innovativo riguardante l’integrazione e l’inclusione sociale attraverso prestazioni di ortoterapia”, del Comune di Orsara di Puglia, svolto in collaborazione con ARIF Puglia, Centro di Salute Mentale Asl di Troia e Cooperativa sociale Medtraining.

Il progetto prevedeva la realizzazione di un “laboratorio protetto” per persone con disagio psichico di attività forestali e ortoculturali presso il Vivaio forestale dell’Acquara, in Orsara di Puglia. Da quell’esperienza, sono state avviate una serie di progettualità ed interventi in collaborazione con enti pubblici e privati con l’obiettivo di favorire l’inserimento socio-lavorativo di persone in condizioni di disagio utilizzando le metodologie e le tecniche dell’orto-silvoterapia, dell’olivicoltura, del giardinaggio, della tutela arborea – boschiva – ambientale. Per questo, nell’ambito del progetto “Hopeificio” la cooperativa sociale Ortovolante gioca un ruolo importante. L’iniziativa sostenuta da Fondazione CON IL SUD nell’ambito della terza edizione del “Bando Socio Sanitario”, prevede la realizzazione di un frantoio per la lavorazione delle olive con un impianto di imbottigliamento-etichettamento dell’olio prodotto e un punto vendita nella logica della filiera corta, prevedendone la commercializzazione anche tramite e-commerce e Gruppi d Acquisto Solidale. Il territorio in cui si sviluppa il progetto è quello del comune di Chieuti, area rurale interna dell’Alto Tavoliere con problemi di declino socio-economico.

Nel progetto sono coinvolte persone con disabilità psichica, selezionate dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl di Foggia. E’ qui che entrano in gioco l’esperienza e le conoscenze di Ortovolante, i cui operatori seguono costantemente i beneficiari del progetto. Il loro percorso di formazione teorica e pratica connesso al ciclo produttivo dell’olio extravergine si è ormai perfezionato e prevede: potatura, raccolta delle olive, molitura ed imbottigliamento dell’olio. Parliamo dell’olio extravergine d’oliva “Volìo”, l’olio dal gusto dell’inclusione sociale e lavorativa, che ha l’obiettivo di rafforzare l’offerta di servizi rivolti a persone con disabilità psichica e contrastare lo stigma nei confronti di quanti affetti da questa forma di disagio.

 

Regioni

Ti potrebbe interessare

“Hopeificio”, altri 24 alberelli di ulivo per proseguire la sfida dell’inclusione socio-lavorativa

di

Il progetto “Hopeificio” gli ha dato l’opportunità di apprendere tutte le conoscenze e le competenze utili a lavorare la terra. In particolare,...

“Hopeificio”, a buon punto i lavori per realizzare il frantoio a Chieuti

di

Passo dopo passo si stanno ultimando i lavori per realizzare a Chieuti il frantoio in cui saranno posti i macchinari e in...

“Hopeificio”, l’olio “Mall” al gusto arbëreshë e dell’inclusione socio-lavorativa

di

Una serata di festa, di condivisione, di sapori. Un “Viaggio nel gusto arbëreshë” attraverso un libro sulle eccellenze gastronomiche italo-albanesi ed un...