La Prima Cotta non si scorda mai

Circa 200 kg di malto per una bitter british ale, questa è stata la base di partenza per la prima cotta del Progetto GRUYT, che ha visto radunarsi attorno ai grandi tini i colleghi più curiosi, gli amici più ansiosi, la squadra di lavoro, gli esperti birrai del Birrificio79, partner di progetto, che con cura hanno guidato il processo produttivo affinché ogni singolo passaggio inaugurasse l’avvio di questa nuova e grande esperienza.

Il processo è iniziato con la Macinazione dei grani di malto d’orzo (base e speciali), ed è proseguito con l’avvio dell’Ammostamento, ossia il malto è stato miscelato con acqua calda per permettere l’attivazione degli enzimi che trasformeranno gli amidi contenuti nel malto in zucchero.

Abbiamo scelto un metodo di ammostamento ad infusione attraverso cui la miscela di acqua e malto d’orzo è stata progressivamente portata a determinati livelli di temperatura tramite il riscaldamento diretto dell’impasto. Dopo che gli amidi si sono trasformati in zuccheri si è proceduto alla Filtrazione e successivamente alla Bollitura del mosto e alla cosiddetta Luppolatura per aromatizzare e amaricare la birra.
I malti e i luppoli utilizzati sono rigorosamente inglesi e il grado alcolico risulterà basso come lo stile richiede. Il colore, a fine cotta, è risultato fra il ruggine e il ramato chiaro.
Di più non possiamo raccontarvi, perché il mosto è stato trasferito nel fermentatore all’interno del quale il lievito non vede l’ora di attivarsi.
Quello che accadrà a questi 1150 litri lo scopriremo nelle prossime settimane seguendo l’articolato processo di fermentazione, di controllo delle temperature e molto altro.

Luca Iacovone