A Partinico arriva il sistema Precious Plastic per riutilizzare i rifiuti plastici
di Leandro Salvia
E’ stato inaugurato oggi all’Istituto d’Istruzione superiore “Mario Orso Corbino” di Partinico “Precious Plastic”: il sistema che trasforma i rifiuti in prodotti di qualità. A realizzare il macchinario sono stati studenti ed insegnanti nell’ambito del progetto “Generazioni virtuose – azioni di riciclo mai viste”, sostenuto da Fondazione con il Sud. A tagliare il nastro nel container, trasformato in laboratorio artigianale ed artistico, è stato l’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi. Il tema delle “conversione ecologica” è al centro dell’enciclica «Laudato si’» di papa Francesco.
Ad aprire l’incontro è stata la dirigente scolastica Francesca Adamo, che ha sottolineato come “il riciclo della plastica possa diventare anche un’opportunità imprenditoriale per gli studenti attraverso il commercio dei manufatti ricavati”. L’idea è applicare il metodo dell’upcycling, ovvero del riutilizzo creativo di materiali di scarto che diventano oggetti di maggiore qualità.
“L’inaugurazione di oggi – spiega il coordinatore del progetto Gianluca Cangemi – rappresenta il cuore di Generazioni virtuose, che ruota attorno al tema dell’ecologia e mette insieme Comuni, associazioni di volontariato e scuola impegnati in uno sforzo creativo per riciclare e riutilizzare materiali plastici”.
Flaconi e tappi diventano caleidoscopiche piastrelle di un mosaico
Le bottiglie ed i tappi raccolti, grazie al macchinario, diventano caleidoscopiche piastrelle di diverse taglie e forme. Serviranno a creare mosaici destinati a decorare i Comuni partner in un’ottica di riqualificazione urbana.
“In meno di due mesi siamo riusciti a realizzare un macchinario che in Olanda ha avuto due anni di gestazione. La nostra scuola ha infatti laboratori, attrezzature e competenze che ci hanno permesso di dare vita al precious plastic in tempi rapidi”, racconta Nicolò Agnello, docente dell’Istituto “Mario Orso Corbino” di Partinico. La plastica, selezionata e pulita, viene triturata e poi sciolta all’interno di cliché metallici che danno nuova forma.
All’incontro sono intervenuti, come ospiti, anche Massimo Fundarò, assessore all’Ambiente del Comune Calatafimi-Segesta e Dorotea Di Trapani, capo di gabinetto dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente.
Le comunità coinvolte sono Montelepre, San Cipirello, Balestrate, Giardinello, San Giuseppe Jato e Partinico. A rappresentare i Comuni c’erano il sindaco balestratese Vito Rizzo e Maria Baratta, una delle commissarie che guida la municipalità partinicese
A sottolineare il patto intergenerazionale tra giovani ed anziani è stata Nuccia Gaetani, presidente dell’associazione Auser “Francesco Purpura” di Montelepre. Che è l’ente capofila del progetto a cui aderiscono è i Comuni di Balestrate, Giardinello, Montelepre e San Giuseppe Jato, l’Istituto “Mario Orso Corbino” di Partinico, l’Associazione civica balestratese Auser, la Cna Palermo, Liberitutti, il circolo Legambiente “Giuseppe Giordano” e l’associazione Kaleidos Cultura e Natura di San Cipirello.
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