L’arte contro ogni forma di violenza: nel bene confiscato la personale di Anna Maria Zoppi

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La violenza si sconfigge anche con l’arte e la cultura. E l’idea alla base dell’esposizione ‘Il diritto alla Vita’ mostra dell’artista Anna Maria Zoppi, che terrà una personale presso il Centro di Aggregazione Giovanile per l’Arte e la Cultura in via Cagliari a Casapesenna, dal 21 maggio al 4 giugno 2022, con ingresso gratuito.

La mostra si terrà all’interno del bene confiscato alla camorra gestito dalla Società Cooperativa Maeditactio, sede anche del progetto GenerazioniFruttuose, finanziato da Fondazione con il Sud.

Attraverso i dipinti dell’artista Anna Maria Zoppi, originaria di Casal di Principe, ma oramai apprezzata a livello internazionale, con esposizioni presso Neuf Brisach e presso Galerie de Nesle, in Francia, si vuole porre il tema sui molteplici significati e fenomeni della violenza: da quella sulle donne, passando per il bullismo, l’abuso sui minori e l’aborto. Temi che vengono trattati anche all’interno del bene liberato di Casapesenna, in cui ci si fa carico di ragazzi e donne vulnerabili.

I miei quadri vengono tratti da storie vere, storie che mi colpiscono così nel profondo che ho bisogno di prendere i pennelli e cominciare a dipingere. Attraverso l’arte voglio denunciare i vari tipi di violenza, come quella che rappresento nel quadro ‘Eppure ti amavo’, storia vera di un femminicidio” dice Anna Maria Zoppi che aggiunge: “La violenza, in qualsiasi forma, è un problema che si sconfigge anche con la cultura. È il momento di cominciare ad agire sul tessuto sociale del territorio per anticipare il problema”.

Temi che quotidianamente si affrontano all’interno del centro di Aggregazione Giovanile a Casapesenna, in cui ogni giorno si cerca di sostenere donne e bambini vulnerabili attraverso i servizi come sportelli di consulenza per donne e famiglie, ma anche con supporto ai minori attraverso accompagnamento nello studio e laboratori. “Abbiamo deciso di lavorare su questo territorio e di utilizzare gli strumenti dell’arte e della cultura come opportunità di riscatto sociale” fa sapere Elisabetta Reccia presidente della Cooperativa sociale Maeditactio.

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