Aperitipico ospita Anna Maria Zoppi, il nuovo libro è una storia d’amore

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Arte, cultura, passione e territorio, diventano un mix perfetto ed in grado di suscitare nuove emozioni, nuove esperienze e nuovi percorsi. È quello che vuole fare la Cooperativa Sociale Maeditactio attraverso il progetto Generazioni Fruttuose sostenuto da Fondazione Con Il Sud.
Un mix che è stato riproposto nell’ultimo Aperitipico, format organizzato da Artespressa, il marchio del Caffé Letterario che ha sede nel bene confiscato a Casapesenna, insieme con il Centro Servizi Intergenerazionale.
L’Aperitipico con l’artista e scrittrice Anna Maria Zoppi è stato il modo per far coincidere l’arte nelle sue molteplici forme. Un evento anticipato da una mostra personale ‘Il diritto alla vita’ sempre della Zoppi, che ha poi presentato il suo ultimo libro “Non ne sapevo niente“. Il format ha previsto la lettura di alcuni passi del libro, allietati dalla musica dal vivo dell’associazione Controtempo, con i partecipanti che hanno potuto gustare l’aperitivo proposto con prodotti tipici campani.

Aperitipico – la presentazione del libro di Anna Maria Zoppi

Dal racconto di una lunga malattia che poi porterà il papà alla fine dei suoi giorni, Anna Maria Zoppi intraprende un viaggio attraverso i ricordi della sua gioventù, dagli anni del liceo artistico a quelli della sua carriera di fotografa professionista, la prima donna nel suo paese, a quella di pittrice e artista a tutto tondo.
Gli anni giovanili coincidono, a Casal di Principe, con una recrudescenza del fenomeno camorristico che semina tantissimi morti per strada e che finirà poi per instaurare una vera e propria «dittatura militare» matrice di camorra, come ebbe a definirla don Peppe Diana, ucciso nella sua chiesa il 19 marzo 1994.
Grazie alla protezione ferrea messa in campo dal suo papà/eroe, Anna Maria «non sapeva niente» di tutto questo, trascorrendo giorni felici che racconta in maniera appassionata compiendo incursioni su costumi e tradizioni spesso alquanto bizzarre della sua terra.
Anche se il dolore per le sofferenze e poi per la perdita genitoriale accompagna gran parte della narrazione, il libro di Anna Maria Zoppi può essere definito come una storia d’amore. Amore per i suoi genitori e per la famiglia, amore per la sua terra di cui va orgogliosa e soprattutto amore per la sua arte che la porterà, come sanno fare solo le vere passioni, a impegnarsi e a sacrificarsi per raggiungere importanti traguardi in Italia e nel mondo.

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