La complicità ritrovata fra madri e figlə nel laboratorio di educazione alimentare
di portaapertacooperativasociale
Vi mostriamo alcune foto del laboratorio di educazione alimentare che ha coinvolto ə minori ospiti della Casa di Accoglienza del servizio antiviolenza Progetto Aurora, insieme alle loro madri.
Attraverso la scelta e la realizzazione di alcune ricette, l’educatrice professionale e la nutrizionista hanno accompagnato madri e bambinə nella (ri)costruzione del loro rapporto.
La violenza, infatti, tende a minare l’empowerment delle donne anche nell’esercizio del proprio ruolo genitoriale: se cala l’autostima, si riduce anche l’autorevolezza, la capacità di dare regole aə figlə, di indirizzarlə, di prendersi cura di loro, oltre che di sé. Così, capita spesso che i ruoli si invertano e siano ə figlə a sentire il dovere di svolgere questi compiti.
Il cibo, allora, si pone come strumento per riequilibrare il rapporto madre-figlə, acquisendo un valore pedagogico e simbolico allo stesso tempo.
Le madri mostrano come fare, cosa fare, indicano una direzione. Bambine e bambini seguono “le regole per fare bene” che vanno oltre la preparazione della ricetta.
Cambia lo sguardo deə bambinə nei confronti della loro madre, mentre in lei aumenta la consapevolezza della centralità che ha nella vita deə figliə, con la riscoperta del “saper fare bene”, una consapevolezza che le parole e i gesti della violenza avevano leso.
Vi lasciamo le immagini di una complicità rinforzata 🫶