Diario di lavorazione. “Le mani in pasta”

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foto di Carlo "Kent" Oneto

E’ un nuovo giorno di lavorazione per i partecipanti del progetto “Fortunato”. Tutte le lezioni, in questo processo formativo, sono occasioni di crescita e confronto ma il giorno dedicato alla lavorazione è sempre il più atteso. Mettere le mani in pasta, confrontarsi sulla ricetta, accendere la creatività proponendo dei piccoli aggiusti nel dosaggio.

Osare, esprimersi, condividere e farlo in modo positivo, accorto, pensato, sempre più consapevole, non è scontato.

Nel giorni dedicati alle lavorazioni del tarallo queste azioni accadono sempre più, si modellano e plasmano sensazioni, idee, gusti che si tramutano in impasti che man mano coinvolgono tutti i partecipanti, anche i più introversi.

E’ il turno del tarallo dolce.

“Ma nunn’agga capito sti tarall… possono essere solo salati?!”

L’idea di cimentarsi in un tarallo dolce nasce proprio dall’interrogativo di un corsista che propone di lavorare un prodotto diverso inserendo gocce di cioccolato fondente. Il primo risultato è già un ottimo inizio per questa nuova ricetta da mettere a punto.

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