Formazione For the People. Un grande impegno per un grande rilancio dell’attività vincenziana

di Giovanni Manca – addetto alla comunicazione regione Sardegna

Alla presenza della Presidente Regionale Linda Migliaccio e della responsibile coordinamento regionale per “For the People!” Lucia Ibba, sabato 24 marzo presso la sede di Donigala Fenugheddu (OR), si è svolta l’ultima giornata di formazione nell’ambito del progetto For the People. E’ stata una giornata interessante che ha concluso un percorso iniziato a ottobre 2017 e proseguito in dicembre fino ad arrivare a alla giornata del 24.

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Hanno partecipato circa 50 volontarie provenienti da tutte le province e da tutti i gruppi, anche da quelli che non stanno partecipando attivamente a For the People!, ma che la presidente regionale Linda Migliaccio ha ritenuto di invitare per far conoscere loro la metodologia. Questo perchè lo strumento di progettazione che abbiamo trasmesso alle nostre consorelle potrà e dovrà essere utilizzato anche successivamente alla conclusione di For the People!, per progettare al meglio anche le azioni future.

Tutte le partecipanti hanno manifestato grande interesse e impegno, dimostrando che attraverso gli strumenti adeguati, si può crescere a tutti i livelli senza avere necessariamente una specifica preparazione di base.

E’ stata una grande esperienza formativa, spero che questo ci porterà quel cambio di passo che auspico, progettando e realizzando interventi più puntuali che possano anche e invogliare un maggior numero di volontari a partecipare”. Sono le parole di Linda Migliaccio, presidente regionale, che confida moltissimo nelle potenzialità di For the People!, soprattutto come metodo di lavoro.

In questo percorso abbiamo chiesto alle volontarie di dare risposta a due importanti fattispecie, la crescente povertà che registriamo nei nostri territori e come intervenire per aumentare il numero dei volontari/e, soprattutto giovani.

Coordinate dal formatore Giovanni Manca e da tutor Patrizio Loddi, è emerso che, per quanto riguarda la crescente povertà, la mancanza di lavoro sia la causa principale da rimuovere.

Sono seguite proposte d’intervento d’intervento diverse, ma tutte ugualmente interessanti.

  • Accompagnamento allo studio di una o più ragazzi volenterosi che alla fine del percorso avrebbero avuto maggiore possibilità di occupazione grazie al conseguimento di un titolo di studio;
  • Antichi mestieri”, ovvero una formazione al lavoro tramite dei “tirocini” o dei corsi di formazione da realizzare con il contributo di artigiani locali, grazie ai quali dei ragazzi volenterosi potrebbero imparare un mestiere per potersi proporre sul mercato. I mestieri possono essere i più svariati, da quelli che riprendono le tradizioni locali (canestraio, coltellaio, tessitore di tappeti sardi etc), a quelli che si sono in parte dimenticati (falegname, fabbro etc etc), a quelli che non sono mai tramontati ma di cui c’è sempre una grande richiesta (fornaio, macellaio etc etc);
  • “Oratori vincenziani”, ossia la creazione di luoghi di aggregazione vincenziani dove poter far confluire le persone, avere sale per corsi di formazione, centri d’ascolto e zone dedicate anche alle attività ricreative. Una splendida idea che consentirebbe di formare i ragazzi e nel contempo avvicinare i giovani alle attività vincenziane.

Alla conclusione della discussione il progetto “Antichi mestieri” è stato quello che ha riscosso maggior successo poichè si è ritenuto essere il più immediatamente fattibile, fermo restando che sarà poi l’equipé di progetto a valutare,  quale,  tra quelli elaborati, sarà il progetto da realizzare  nell’azione “Teniamoci per mano”.

Credo sia importante dare ai ragazzi disagiati un’occasione di farsi la propria posizione nel mondo”– dice Lucia Ibba, presidente GVV Sant’Avendrace di Cagliari e coordinatrice di For the People! in Sardegna- Quale miglior occasione se non quella di imparare un mestiere,  magari facendo rinascere quei lavori tradizionali che caratterizzano la nostra isola?”

Relativamente al “reclutamento di nuovi volontari” invece, tre sono state le linee d’intervento proposte:

  • Maggiore attività nelle scuole e nelle parrocchie per raccontare il volotariato vincenziano e le sue attività;
  • Maggiore formazione delle volontarie, sia psicopedagocica che spirituale;
  • Maggiore comunicazione e visibilità delle attività vincenziane.

“E’ necessario dotarsi di strumenti che consentano una maggiore visibilità, ma so per certo che a livello nazionale conoscono il problema. Già con For the People comunque stiamo cominciando a diffondere meglio i messaggi vincenziani, abbiamo aperto la pagina Facebook (www.facebook.com/GVVSardegna/) e organizzeremo presto dei seminari. Ci stiamo muovendo e direi che siamo assolutamente sulla buona strada”

Sono state tre giornate intense ma molto belle, dove la partecipazione è stata grande e dove tutti si sono sentiti coinvolti e hanno partecipato attivamente.

Ora si dovranno realizzare gli interventi emersi e decisi in sede di formazione, quindi queste giornate sono state solo il primo atto di un futuro nuovo per il Volontariato Vincenziano , ma come si sul dire “ogni grande viaggio comincia sempre con un piccolo passo”.

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