Radio Tau, un nuovo modo di fare comunità

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Sono tanti i significati che sono emersi durante la pandemia e il distanziamento. Uno di questi è proprio la necessità di restare vicini, di parlarsi, di ascoltarsi. Allora, in maniera spontanea, una volta entrati “nella fase due” dell’emergenza, i ragazzi del Centro Tau hanno dato avvio alla loro Radio: Radio Tau.

La necessità di mettere in comune le proprie ansie, i giorni trascorsi in casa, le speranze e i sogni è emersa subito e oggi trova uno sfogo. La parola condivisa, i temi comuni affrontati da diversi punti di vista sono riusciti in poche puntate a creare legami e stemperare certe criticità. Dalla didattica a distanza agli esami di maturità, dalla loro quotidianità al tempo del Covid-19 all’ascolto di tanta musica. Inoltre grazie all’uso dei social c’è sempre la possibilità di commentare e interagire.

Le tematiche sono affrontate dal punto di vista dei giovani e dirette ai propri coetanei, ma costituiscono anche un importante spunto di riflessione per gli adulti.

«Stiamo vivendo un trauma collettivo senza precedenti. E bisogna narrarlo»  ci ha detto Angelo Scuderi, psicologo dell’Arpi di Palermo. «Narrare questo trauma collettivo per far sì che non diventi un momento isolato, sia per le famiglie, che per gli adolescenti. La parola può salvare. Permette di comprendere cosa è stato e cosa sta succedendo, generando così una trasformazione e una rilettura della propria esperienza che può risignificarsi e può essere condivisa».

Trasformare i propri pensieri in parole e condividerle, facendoli uscire virtualmente dalle stanze per unirli a quelli degli altri.

Paul, Fabio, Lola, Giovanni: tante voci per affrontare tanti temi e ascoltare buona musica. Ogi mercoledì alle 16,00 sulla pagina facebook de I ragazzi del Centro Tau va in onda la nostra comunità!

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