La storia di Abdul, l’importanza di un codice fiscale per un contratto di lavoro.

La lotta contro lo sfruttamento lavorativo si fa nelle piazze e agli sportelli!
Circa sei mesi fa è venuto al nostro sportello Abdul, aveva un permesso di soggiorno che non gli consentiva di stipulare un regolare contratto di lavoro e per questo motivo il datore di lavoro non potendo assumerlo, si è visto costretto a mandarlo via.
Il rischio di Abdul era quello di dover tornare a cercare lavoro sulle rotonde, dove avrebbe lavorato alla giornata senza contratto e senza la garanzia di alcun diritto.

Sia lui che il datore di lavoro si sono rivolti al nostro sportello per supporto legale nella richiesta di un permesso di soggiorno valido per lavorare. Dopo una lunga interlocuzione con la Questura di Caserta, siamo riusciti a risolvere il problema per lui e per tutte le persone che come Abdul si trovano nella stessa situazione. Abdul è tornato allo sportello per mostraci finalmente il suo contratto.
Ormai è da tempo che al nostro sportello si rivolgono sempre più persone con problemi relativi al Codice Fiscale, fondamentale per accedere ad una serie di servizi. 

Spesso accade che quando si ottiene il permesso di soggiorno, la ricevuta dello stesso sia sprovvista di Codice Fiscale, o che riporti un Codice fiscale numerico che non viene accettato per la stipula di un contratto di lavoro e per l’apertura di un conto corrente.
Durante un tavolo in Prefettura, con tutti gli enti coinvolti, abbiamo fatto presente che proprio l’ottenimento di un Codice fiscale alfanumerico costituisce un requisito importante per acquisire quei documenti necessari a combattere lo sfruttamento lavorativo e stiamo osservando una riduzione di questo tipo di problematica.