Parco Naturale di Ugento e pesca sostenibile: arriva il disciplinare
Un’altro obiettivo raggiunto con il progetto Cap Salento. Ha avuto luogo presso la sede del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento” un incontro tecnico sulle problematiche inerenti il settore della pesca sostenibile a cui hanno partecipato: Salvatore Ciociola, responsabile nazionale dei presidi Slow Food, Marcello Longo, consigliere fondazione per la biodiversità di Slow Food, Vincenzo Bruno, presidente della società cooperativa pescatori “Padre Pio”, Antonio Urso, presidente dell’azienda agricola “Sole”.
Obiettivo primario dell’ incontro con i pescatori locali, come sottolineato da Ciociola, è stato quello di individuare una strategia finalizzata alla tutela e alla valorizzazione dell’enorme patrimonio di biodiversità dei prodotti della piccola pesca locale attraverso l’implementazione degli strumenti e delle politiche gestionali della pesca lungo la fascia costiera di Ugento (LE). Fine raggiungibile attraverso il Progetto CAP Salento (Comunità degli agricoltori e dei pescatori), sostenuto e finanziato dalla Fondazione con il Sud, con un modello di pesca sostenibile ideato ad hoc. Mediante delle azioni collettive concertate e condivise dai pescatori locali, è stato possibile stabilire insieme regole di produzione e forme di promozione del prodotto che hanno portato alla stesura di un disciplinare di produzione delle buone pratiche.
Il percorso intrapreso dai pescatori aderenti si ripropone, inoltre, di perseguire i seguenti obiettivi specifici:
- la tutela ambientale dell’area marina interessata;
- la tutela e la valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche della zona e il ripopolamento ittico;
- la diffusione e la divulgazione della conoscenza della piccola pesca professionale, dell’ecologia e della biologia degli ambienti marini e costieri dell’oasi e delle peculiari caratteristiche ambientali e geomorfologiche della zona;
- l’effettuazione di programmi di carattere educativo per il miglioramento della cultura generale nel campo della pesca dell’ecologia e della biologia marina;
- la realizzazione di programmi di studio e ricerca scientifica nei settori della pesca, dell’ecologia, della biologia marina e della tutela ambientale, al fine di assicurare la conoscenza sistematica dell’area;
- la promozione di uno sviluppo socio-economico compatibile con la rilevanza naturalistico-paesaggistica dell’area, privilegiando le attività di pesca tradizionali locali già presenti.