OTTOBRE IN ROSA

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Ottobre si tinge di rosa, un mese dedicato alla sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno, una malattia diffusa ma, fortunatamente, prevenibile anche grazie a campagne di informazione. Il carcinoma mammario, termine scientifico per questa patologia, colpisce una donna su otto durante la vita: in Italia, è il tumore più frequentemente diagnosticato, con circa 55.000 nuovi casi ogni anno (fonte AIRC). Si sviluppa a causa della proliferazione incontrollata delle cellule della ghiandola mammaria. Tra le forme più gravi di questo tumore, spicca il carcinoma metastatico, che segnala un alto grado di malignità e richiede un’attenzione particolare. Una diagnosi tempestiva e un trattamento specifico possono ridurre significativamente i rischi per la vita della paziente, favorendo approcci chirurgici il più possibile conservativi. Origine e obiettivi dell’Ottobre Rosa: L’Ottobre Rosa è una campagna avviata negli Stati Uniti nel 1992 e che si è gradualmente diffusa in tutto il mondo, coinvolgendo oggi circa 70 paesi. Il simbolo del nastro rosa incompleto, adottato da organizzatori di eventi, medici, biologici e volontari, rappresenta un gesto di solidarietà verso le donne colpite, ma anche un invito a focalizzare l’attenzione sulle forme più aggressive di tumore al seno, per le quali è cruciale un impegno continuo nella ricerca. Fattori di rischio e diagnosi precoce: Essendo uno dei tumori più studiati, sono stati identificati molti fattori di rischio, alcuni modificabili come gli stili di vita, altri inevitabili come l’età e la predisposizione genetica. L’autopalpazione è un metodo semplice che ogni donna può eseguire a casa per individuare eventuali cambiamenti nel seno, che potrebbero richiedere approfondimenti. Dall’età di 40 anni, si raccomanda di eseguire una visita senologica annuale. Dopo i 50 anni è consigliata la mammografia, è una radiografia della mammella, da effettuare ogni due anni, e per le donne tra i 40 e 50 anni con storia familiare di tumore al seno. In tali casi, anche l’ecografia mammaria è suggerita come esame iniziale, poiché offre una visione più dettagliata delle ghiandole. I test genetici attualmente disponibili possono rivelare mutazioni correlate allo sviluppo del carcinoma, come quelle dei geni BRCA1 e BRCA2, identificabili nel 5-10% dei casi (fonte PubMed). Secondo le linee guida del Ministero della Salute italiano, lo screening per il cancro al seno è destinato alle sole donne tra i 50 e i 69 anni, con mammografie gratuite ogni due anni, dato che in questa fascia d’età si registra la maggior parte dei casi di tumore al seno. Gli esperti dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) affermano che la partecipazione attiva a questi screening può ridurre la mortalità per questa malattia del 40%.
Lo Sportello Rosa è da anni in prima linea per la prevenzione del carcinoma mammario. Il progetto “Incontro, Ascolto e Cammino: Da Donna a Donna”, realizzato da Calabriameda ODV con il supporto di Susan G. Komen Italia, ha come obiettivo la promozione della qualità di vita delle donne colpite da tumore al seno e la sensibilizzazione sulla cultura della prevenzione, specialmente tra i giovani. Sebbene il picco di incidenza avvenga dopo i 50 anni, riteniamo fondamentale fornire supporto anche alle adolescenti e alle giovani donne, sostenendo il nostro motto “prevenire è meglio che curare”. Nei prossimi mesi, organizzeremo eventi informativi con specialisti in chirurgia plastica, senologia, psicologia e testimonianze dirette di pazienti oncologici. Si discuterà di prevenzione, riconoscimento dei sintomi, di come affrontare la malattia e delle terapie disponibili, volgendo anche uno sguardo sul benessere mentale dei malati. La diagnosi precoce, unita a trattamenti sempre più mirati, ha significativamente migliorato i tassi di sopravvivenza: negli anni ’90, il tasso di sopravvivenza a cinque anni era del 65% ad oggi è aumentato dell’88% (fonte airc). La nostra associazione resta impegnata tutto l’anno nella battaglia contro il tumore al seno, dedicando particolare attenzione alle fasce più vulnerabili, affinché questa percentuale continui a crescere e si avvicini sempre di più al nostro obiettivo finale.

 

 

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