Storie in rosa

Il racconto di una donna che con coraggio ha affrontato la malattia. 

La storia di Jsaura

Lo Sportello Rosa aveva programmato un viaggio a Matera in occasione della Race For The Cure della Komen. Andai anche io perché era un’occasione per fare controlli medici gratuiti. Non l’avevo mai fatta e così salii su un caravan per fare un’ecografia alla tiroide.
C’era un nodulo.
Il mio primo pensiero è andato a mio marito e alla mia famiglia. Ero purtroppo abituata a fare l’agoaspirato al seno, ma trattandosi questa volta della tiroide avevo più paura. Fortunatamente era un nodulo benigno da tenere sotto controllo.
Il tempo passa, e durante la pandemia del Covid, trascuro i controlli. Dopo la nascita di mia figlia decido di fare una visita di controllo dato che erano passati due anni dall’ultimo esame. Il nodulo è raddoppiato.
L’endocrinologo fa un altro agoaspirato e mi consiglia di recarmi anche da un chirurgo il quale decide di procedere con l’asportazione della tiroide. Chiedo di togliere solo una parte, ma il medico per tutelarmi decide di asportare tutto. Ho paura, e questa volta il mio primo pensiero va a mia figlia. Dopo l’intervento, dall’esame istologico risulta un microfocolaio di carcinoma proprio nella parte di tiroide che io volevo rimanesse. Il chirurgo aveva ragione, ho fatto bene a fidarmi di lui. Fortunatamente non ho dovuto fare neanche la terapia, che essendo radioattiva mi avrebbe costretto a stare in isolamento, lontana dai miei cari.
Da quel giorno mi godo il più possibile le giornate, lasciandomi incuriosire da ogni cosa e apprezzando ciò che la vita mi offre.
Lo dico a tutti: “La prevenzione salva la vita”, io ne sono la prova.