Laboratori per la Tutela dei Migranti nel Sannio – Fortore
di dedaluscooperativasociale
Nell’ambito del progetto Buon Lavoro due laboratori sono stati realizzati per sensibilizzare la popolazione migrante che risiede nell’alto Sannio sul tema dello sfruttamento lavorativo e del caporalato.
I laboratori hanno coinvolto giovani richiedenti asilo provenienti da diversi paesi come Gambia, Ghana e Nigeria. Il primo laboratorio ha visto la partecipazione di 45 giovani tra i 17 e i 18 anni e ha fornito informazioni e conoscenze sui diritti dei lavoratori e sulla sicurezza sul posto di lavoro.
Il secondo laboratorio ha coinvolto 48 adulti tra i 25 e i 35 anni provenienti da Costa d’Avorio, Camerun e altri paesi subsahariani. Questo secondo gruppo ha ricevuto informazioni su come tutelarsi dallo sfruttamento lavorativo e su come denunciare eventuali abusi.
Entrambi i laboratori hanno usufruito del supporto di mediatori linguistico-culturali per superare le barriere comunicative, tutti i partecipanti hanno appreso come riconoscere gli indicatori dello sfruttamento lavorativo ed è stato loro spiegato il funzionamento delle linee d’aiuto dedicate ai lavoratori in difficoltà.
Momenti di formazione specifica sono stati dedicati al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, con focus definiti riguardanti i due settori che maggiormente ricorrono alla mano d’opera a giornata: l’edilizia e l’agricoltura. Con i partecipanti si è condiviso l’importanza della conoscenza delle normative relative alla sicurezza sul lavoro per prevenire incidenti ed eventuale disconoscimento degli stessi da parte dei datori di lavoro.
I laboratori hanno anche offerto uno spazio per discutere strategie comunitarie volte a migliorare le condizioni lavorative attraverso l’autorganizzazione sindacale e l’attivazione comunitaria. Sono state fornite indicazioni pratiche su come verificare la regolarità dei contratti di lavoro ed evitare forme grigie o nere del mercato del lavoro. “Un passo in avanti significativo per la costruzione di una coscienza sociale diffusa anche tra i migranti che lavorano le nostre campagne e costruiscono le nostre case – ha raccontato Luca Oliviero che per Buon Lavoro coordina le azioni con le comunità di lavoratori migranti – è importante che tali azioni investano anche territori dell’entroterra che raramente sono agli onori della cronaca”.
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