Esserci, attivi nel casertano gli sportelli per i lavoratori stranieri

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Entra nel vivo nella provincia di Caserta “Buon lavoro! Azioni pilota per l’inclusione e il protagonismo dei lavoratori migranti”. Con l’azione “Esserci” hanno preso il via in uno dei comprensori di produzione agricola maggiormente esposti al caporalato due sportelli dedicati all’orientamento lavorativo, all’assistenza legale per lavoratori stranieri in condizione di particolare vulnerabilità. Le attività sono svolte a Castel Volturno, presso il Centro Fernandes in via Domitiana 480 e a Caserta nella sede del Comitato per il Centro Sociale in via San Gennaro 51. L’equipe dedicata all’azione “Esserci” svolge in questo periodo attività di segretariato sociale, informazione, orientamento e assistenza sociosanitaria. Vengono costantemente programmati accompagnamenti e facilitazioni presso l’ufficio anagrafe dei comuni di riferimento, uffici postali, agenzia delle entrate, Questura di Caserta e presso lo Sportello Unico di Immigrazione di Caserta.

“Ora è più che mai necessario aumentare le occasioni di confronto e di informazione con gli abitanti stranieri del nostro territorio – racconta Giampaolo Mosca, operatore dell’Ex Canapificio – il cosiddetto “Decreto Cutro” complica e andrà progressivamente a peggiorare la condizione di tantissimi titolari di permesso di soggiorno per protezione speciale e richiedenti di protezione internazionale a causa della scelta deliberata di depotenziare il permesso di soggiorno per protezione speciale”. È forte la richiesta di informazioni sulle nuove procedura da parte dei lavoratori stanieri, “non solo si cancella l’accesso tramite il questore ma si vieta anche la conversione in permesso di soggiorno per motivi di lavoro in presenza di lavoratori autonomi o di persone che hanno un contratto di lavoro – continua Giampaolo Mosca – così chi faticosamente è arrivato ad ottenere un permesso di soggiorno tornerà nella precarietà e molto probabilmente perderà il permesso di soggiorno stesso e allo stesso tempo si rende più complicata anche la richiesta di protezione internazionale che resta l’unica strada per poter far valutare il richiedente dalla Commissione di protezione speciale, comunque depotenziata in quanto decaduta ad un permesso non convertibile”. Il team di lavoro organizza ogni giovedì pomeriggio al Centro Fernandes un’assemblea informativa e capita spesso di organizzare incontri informali presso le chiese pentecostali di Castel Volturno, i centri Caritas di Caserta o presso i negozi che fanno da punti di aggregazione nel comune di Pescopagano.

 

“Il dato estremamente positivo è che grazie alla presenza e al riconoscimento sul territorio dell’azione “Esserci” cominciano a pervenire presso il partner di progetto Laudato sì della Caritas di Caserta richieste di aziende del territorio per la regolarizzazione e inserimento lavorativo di numerosi lavoratori stranieri – racconta Doe Prosper, mediatore culturale nell’ambito del progetto – tali richieste ci forniscono l’opportunità di indirizzare i beneficiari del progetto all’ottenimento di un contratto di lavoro regolare, tale sinergia è da ottimizzare su tutta l’area interessata dall’azione e dal progetto”.

Già nei primi mesi di azione di “Esserci”, tra i mesi di aprile e settembre, presso gli hub di Caserta e Castel Volturno hanno chiesto orientamento 372 cittadini migranti e 172 cittadini migranti sono stati presi in carico per i servizi forniti dal progetto Buon Lavoro. Tra questi due lavoratori migranti, un cittadino bengalese e un cittadino nigeriano, hanno dato disponibilità e risultano estremamente motivati a intraprendere percorsi di lunga durata allo scopo di formazione e costituzione di soggetti lavorativi autonomi.

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