Argon: dalla materia oscura alla PET

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Un modo per confermare che esista e capire come è fatta è aspettare che queste particelle oscure urtino contro le particelle di argon liquido; queste quando incontrano altre particelle accumulano e rilasciano luce, che noi possiamo misurare. La materia oscura in sè non ci dà luce, ma quando incontra l’argon, l’argon sì. L’argon liquido è l’amico chiaccherone che non vorreste mai avere: ditegli un segreto, lo rivelerà a tutti. L’argon liquido è una spia, uno “scintillatore” in gergo. La nostra spia preferita. E la possiamo usare anche per rivelarci tanto altro.

In particolare, nel nostro progetto LArPET, l’argon liquido (LAr) ci aiuta a rivelare gli eventuali tumori nella tomografia a emissione di positroni (PET), uno dei metodi diagnostici più efficaci. Negli scanner PET attuali, la spia non è l’argon liquido, bensì cristalli scintillatori. In questo nuovo scanner PET, cui prototipo nascerà nei prossimi anni a Cagliari, l’uso dell’argon liquido porterà a una maggiore efficienza della scansione, con una possibile riduzione dei tempi di esecuzione dello scanner e di riduzione del radiotracciante da far assumere al paziente, con la conseguente possibilità di poter effettuare la stessa analisi anche su bambini e donne in gravidanza!

 

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