L’inclusione inizia con la conoscenza della lingua italiana

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Alla base dell’interazione vi è la comunicazione e questa per essere tale necessita di comprensione tra più interlocutori. Per questa ragione, cittadini di origine straniera avanzano come prima criticità nel processo di inclusione sociale proprio la conoscenza della lingua italiana. Con queste parole, Daniele Costanza, presidente della coop. Soc. QUM, ha spiegato le ragioni per i quali il progetto “La bottega dei diritti” ha previsto un corso di 50 ore per tutti coloro che si sono rivolti allo sportello di ascolto e si sono mostrati interessati a tale iniziativa. Il percorso formativo, iniziato venerdì 27 ottobre, conta 50 ore complessive ed è tenuta da una docente con esperienza in materia di insegnamento di italiano per cittadini di altre culture. L’organizzatore del corso è l’ente di formazione ENFOR di Policoro, congiuntamente con il soggetto capofila del progetto, l’impresa sociale QUM. Tra i beneficiari ci sono persone di diverse nazionalità di origine. La comunità più rappresentativa è la Georgia. Per Cosimo Minonni, Presidente dell’Enfor, il progetto si è avviato anche grazie al supporto della parrocchia Buon Pastore di Policoro ed in particolar modo agli sportelli di ascolto della Caritas parrocchiale.

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