Progetto Bosco, la fattoria terapeutica prende forma: stalle e onoterapia all’ombra degli ulivi

Entro aprile partiranno i lavori per la realizzazione delle stalle in cui troveranno ospitalità gli asini, che popoleranno la fattoria terapeutica dedicata alla produzione di latte d’asina e all’onoterapia, prevista dal progetto Bosco, promosso dall’associazione Sabir di Crotone e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD. Questo è l’obiettivo dei sopralluoghi tecnici, che si stanno susseguendo sul terreno concesso in comodato d’uso gratuito dal Comune di Casabona al gruppo di associazioni partner del progetto (Gal Kroton, Università degli Studi “Magna Grecia” di Catanzaro, Cooperativa Terre Joniche e associazione Sabir, soggetto capofila).

Stalle all’aperto per il Progetto Bosco

L’area, che si trova in una panoramica zona collinare, si estende complessivamente per circa 50 ettari e comprende una moderna struttura di circa 200 mq, circondata da piante di ulivo, pini ed eucaliptus.

È proprio in questa cornice verde, che verranno incastonati gli spazi destinati al ricovero degli animali: circa 2000 metri quadrati di terreno boscoso che saranno trasformati in vere e proprie stalle all’aperto. Un contesto unico che, in linea con la mission del progetto, permetterà agli asini di pascolare allo stato semibrado.

Presto al via i lavori per i laboratori del latte

Nei prossimi giorni, dunque, partiranno le operazioni di pulizia e preparazione del terreno, nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. Successivamente, si procederà alla realizzazione dei ricoveri con l’installazione delle tettoie e dei recinti, che garantiranno riparo e protezione agli animali. Poi, saranno avviati anche i lavori di rifacimento della struttura presente sul terreno, dove sarà realizzato il laboratorio per la raccolta e il trattamento del latte.

Onoterapia guardando l’orizzonte, Scigliano: “E’ un luogo magico”

Durante i sopralluoghi, è stata pure individuata un’altra area, che affaccia sulla valle circostante, da utilizzare per il percorso di onoterapia destinato a soggetti con disabilità, in prevalenza minori. Proprio qui, all’ombra di secolari alberi e con lo sguardo sulle colline che scivolano verso il mare, si consoliderà il contatto tra gli asini e i bambini beneficiari delle attività terapeutiche.

“Ci piace l’idea di poter permettere agli asini, che presto ospiteremo, di potersi sentire veramente liberi e pascolare tranquillamente in mezzo a queste meravigliose piante, garantendo loro la giusta sicurezza. È davvero il contesto ideale per valorizzare e far riscoprire, soprattutto alle nuove generazioni, le attività tipiche della tradizione rurale, di cui l’asino rappresenta una efficace espressione. Un luogo davvero magico, immerso nella natura, che presto sarà pronto ad accogliere visitatori e beneficiari del progetto” dichiara con soddisfazione Manuelita Scigliano, presidente dell’associazione Sabir.