Cosa dicono i partecipanti del corso di formazione per bibliotecari

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A febbraio 2024 si è concluso, con l’incontro di Antonella Agnoli, il percorso di formazione di Bibliovento, che ha coinvolto 40 partecipanti indicati dai 10 partner di progetto.

Sono bibliotecarie, operatrici, volontarie ed educatrici. Preparate, appassionate, desiderose di innovare i servizi bibliotecari con e per le nostre comunità. Hanno scelto di formarsi per contribuire a creare biblioteche più inclusive, accoglienti e accessibili. Ognuna nel proprio territorio. Da Catanzaro a Gasperina, da Cropani a Sersale. Nelle scuole. Nelle periferie.

Abbiamo chiesto ad alcune di condividere la loro esperienza. Perchè il racconto della formazione attraverso le loro parole e la loro esperienza è importante.

Rosa Elia, operatrice della Biblioteca Comunale “F. De Nobili” di Catanzaro, ha sottolineato come questa formazione rappresenti un passo importante nella crescita professionale di tutti i partecipanti.

È stata un’opportunità unica per scoprire nuove metodologie e approcci che possiamo applicare nei nostri servizi

ha affermato.

Katia Messina, consigliera del Comune Di Gasperina, ha aggiunto come la sinergia tra i comuni partner si è rivelata fondamentale per creare un ambiente di apprendimento collaborativo e stimolante.

Questa formazione ci ha permesso di confrontarci con colleghi di altre realtà, scambiando idee e pratiche che arricchiscono il nostro lavoro quotidiano.

Giuseppina Ruffo, assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Cropani, ha evidenziato l’importanza di affrontare temi di letteratura inclusiva, affermando che

la formazione ci ha fornito strumenti e spunti per rendere le nostre biblioteche più accessibili e accoglienti per tutti.

Per l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro Official, partner, ha partecipato Amalia Lasaponara, docente e coordinatrice del Dipartimento di Didattica dell’Arte, che ha dichiarato

Sono molto contenta di questa formazione. È come passare dalla teoria alla pratica, un’opportunità d’inserimento in uno dei tanti ambiti che noi come Accademia scandagliamo nell’ambito del programma formativo.

Anche Cristina Brancaccio, referente amministrativa dell’Associazione Gutenberg ha espresso soddisfazione sulla formazione. Ha detto

È stata utile perché ci ha dato la possibilità di ampliare le nostre competenze nella lettura e nella letteratura, fornendoci idee e spunti nell’ambito della letteratura inclusiva.

Alessandra Mungo, educatrice della cooperativa sociale Kyosei, ha visto nella formazione un’opportunità per ripensare il ruolo delle biblioteche e ha affermato
Ci ha consentito di guardare la biblioteca come una biblioteca sociale, con nuovi spazi e nuove possibilità di equità e integrazione.

Un approccio, quello dei partecipanti, che riflette una crescente consapevolezza sul ruolo delle biblioteche. In quanto luoghi da cui partire per promuovere l’inclusione sociale e migliorare la qualità della vita nelle comunità.

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