Il secondo modulo sui servizi bibliotecari della cecità

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I servizi bibliotecari della cecità sono il tema del secondo modulo di formazione specialistica di Bibliovento. Il modulo, articolato in 2 giornate, si è svolto presso la Biblioteca comunale F. De Nobili di Catanzaro lunedì 29 e martedì 30 gennaio scorso. L’obiettivo è:

  • far accrescere la consapevolezza dell’importanza dell’introduzione del Braille nei servizi bibliotecari;
  • acquisire competenze tecnologiche di base, presentare gli elementi fondamentali dell’informatica e le tipologie di strumenti informatici (dispositivi hardware e software) accessibili a persone con difficoltà visive (tifloinformatica);
  • mettere a disposizione degli operatori conoscenze operative, tecniche per la diffusione di strumenti di accessibilità, di servizi dedicati a persone cieche o ipovedenti per consentire servizi bibliotecari il più possibile adeguati e completi in base a quelle che sono le loro possibilità.

I formatori sono Luciana Loprete, esperta in docenza Braille e presidente della sezione territoriale dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS e Gianluigi Melina, docente accreditato di tifloinformatica.

 

Di cosa abbiamo parlato durante il secondo modulo di formazione di Bibliovento

Sono state giornate di formazione e informazione sulle attività, sugli strumenti e sull’offerta dei servizi bibliotecari alle persone con difficoltà visiva nelle biblioteche. La lettura è un diritto di tutti. Per questo una biblioteca deve essere accessibile a chiunque, anche ai non vedenti e ipovedenti. Rispondere alle esigenze e desideri di chiunque desideri leggere un libro in biblioteca. È importante la formazione di chi ci lavora, la diffusione di strumenti e ausili giusti. Per consentire servizi bibliotecari il più possibile adeguati e completi.

Ce lo racconta la nostra formatrice Luciana Loprete, presidente della sezione territoriale dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS
Sono molto felice di questa opportunità. Riuscire a trasferire le competenze, le informazioni giuste agli operatori bibliotecari. Finalmente dopo tante rivendicazioni di uguaglianza, di opportunità, le istituzioni – in questo caso il comune di Catanzaro – ha pensato bene di inserire anche la formazione per la disabilità visiva. Per persone che usufruiscono dei servizi delle biblioteche e che devono essere accolte con competenza e con la strumentazione giusta. E non avere il problema dell’operatore che non si sa approcciare con la disabilità visiva o del bibliotecario che non conosce gli strumenti.

Abbiamo parlato dell’approccio con il cieco, della strumentazione che potrebbe servire. Abbiamo parlato degli ausili che sono ormai l’anello di congiunzione fra il non vedente e il vedente. Ma anche della sostenibilità di queste iniziative. Perchè non rimangano iniziative neonate senza possibilità di crescere. Le nostre operatrici hanno dimostrato molto entusiasmo e molta voglia di sapere, di conoscere per migliorare il loro ruolo all’interno di queste strutture.

 

 

Per migliorare i servizi bibliotecari della cecità è importante che una biblioteca sia dotata di appositi strumenti informatici. Solo così consentiremo alle persone con disabilità visiva di accedere.

 

 

Ce lo racconta il nostro formatore Gianluigi Melina, docente accreditato di tifloinformatica della sezione territoriale dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS

Putroppo nelle nostre biblioteche c’è una carenza molto importante di strumentazione necessaria a facilitare la fruizione da parte delle persone con disabilità dei beni librari che ci sono all’interno delle biblioteche stesse. E il personale purtroppo non è formato a ricevere le persone con varie tipologia di disabilità e spesso si trova in una situazione molto particolare di dovere o rimandare l’utente o di non poter rispondere alle loro esigenze.

Per questo durante il modulo abbiamo avviato con i formatori della sezione territoriale dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS un percorso di conoscenza di base della strumentazione informatica necessaria a rendere accessibili le strumentazioni delle biblioteche. Continua Gianluigi Melina

La carenza di strumentazione informatica può essere risolta anche attraverso l’utilizzo normale della strumentazione di base che è fornita nei sistemi operativi quali Windows con il suo assistente vocale. Ma anche nell’utilizzo ad esempio degli smartphone, dei tablet e di alcune tipologie di computer. Perchè grazie anche alla sensibilità dei produttori oggi hanno al loro interno i software necessari  per la disabilità visiva come gli screen reader, i traduttori dal testo in Braille, il riconoscimento di caratteri OCR. Il computer che viene utilizzato dalle persone con disabilità visiva, soprattutto dalle persone cieche, è un computer normalissimo. L’unica differenza è che non si usa il mouse. Perchè per ovvi motivi, una persona con cecità non lo potrà mai utilizzare.

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