Comunità e api in/formazione al Castello di Vizzini
di officineculturali
Negli ultimi mesi, insieme alla co-progettazione con studenti e studentesse di una Escape Room dedicata ai loro coetanei e ai partecipanti e le partecipanti ad “a cu cià cunti: intrecci e narrazioni” (il laboratorio teatrale a cura di Isola Quassùd) al Castello – ex carcere di Vizzini, il gruppo di vizzinesi (e non solo) che ha scelto di intraprendere il per/corso di in/formazione di “BeeDINI – Vizzini 2030” (avviato dal Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – Di3A), ha continuato a percorre la strada che li condurrà alla creazione di un’impresa sociale ibrida. Questa organizzazione non profit si occuperà di produzione agroalimentare e di servizi culturali, sulla traccia segnata dal progetto sostenuto da Fondazione CON IL SUD. Ad accompagnare i formandi in questa nuova fase sono l’Associazione Regionale Apicoltori Siciliani e Officine Culturali.
Sapere e saper fare l’apicoltura biologica
Guidati da Antonino Coco (vice presidente dell’Associazione Regionale Apicoltori Siciliani) la comunità attiva che si sta costituendo dentro e intorno al Castello di Vizzini ha intrapreso esperienze sul campo per acquisire pratiche, tecniche e competenze dell’apicoltura biologica, in stretta correlazione con l’attività formativa teorica realizzata già dall’Università di Catania.
I partecipanti all’attività, dopo un prima parte dedicata all’organizzazione dell’alveare, al ruolo e al comportamento dei suoi componenti, si sta prendendo cura degli “apiari didattici” che si trovano al Castello e presso l’azienda Cunziria, attraverso l’osservazione partecipata, il lavoro di gruppo, i momenti esperienziali e la manipolazione. Mettendo in campo le competenze di natura teorica, il gruppo di formandi è passato alla fase pratica sperimentando in prima persona l’interazione con l’ambiente interno all’arnia e con il contesto esterno, definendo insieme all’apicoltore esperto i processi che determinano il successo o l’insuccesso produttivo dell’allevamento.
Successo, nel caso degli “apiari didattici”, che il gruppo ha constatato al momento della smielatura riuscendo a produrre i primissimi barattoli di miele nati dal progetto “BeeDINI – Vizzini 2030” solo dopo pochi mesi di formazione. Il gruppo di formandi, infatti, in quest’ulteriore fase della formazione ha acquisito anche tecniche e pratiche necessarie per la produzione del miele e per l’analisi organolettica dei derivati dalle api.
Alla formazione pratica in apicoltura biologica, inoltre, sono state affiancate visite ad aziende del territorio guidate dall’agronomo Luigi Calmo.
Prima fase dell’accompagnamento alla creazione della nuova impresa sociale
Parallelamente al percorso in apicoltura biologica, Officine Culturali per il gruppo di formandi e formande di “BeeDINI – Vizzini 2030” ha avviato la prima fase dell’accompagnamento alla creazione della nuova impresa sociale che avrà il compito, concluso il progetto, di rendere il Castello – ex carcere di Vizzini sempre più un bene comune per la cittadinanza affiancando alle produzione di prodotti agroalimentari attività culturali e sociali, anche con rilevanza di turismo sostenibile e accessibile.
Il gruppo, accompagnato da Francesco Mannino (presidente di Officine Culturali) e da Michele Caruso (responsabile amministrativo del progetto “BeeDINI – Vizzini 2030), ha affrontato le tematiche relative al terzo settore tra missione e operatività, all’imprenditoria sociale e di comunità, alla progettazione di attività culturali e alle economie agroalimentari e culturali. Con i partecipanti e le partecipanti al per/corso di in/formazione Officine Culturali ha condiviso i 13 anni di lavoro, di partenariati e collaborazioni territoriali, di studio e ricerca: un bagaglio di esperienza che resterà a disposizione della nuova impresa sociale che nascerà a Vizzini grazie al progetto “BeeDINI – Vizzini 2030”.
Cosa succederà nelle prossime stagioni
Dopo una breve pausa agostana il per/corso di in/formazione proseguirà fino alla prossima primavera. La formazione in apicoltura biologica continuerà con esperienze sul campo e ulteriori approfondimenti che l’Associazione Regionale Apicoltori Siciliani metterà a disposizione dei partecipanti e delle partecipanti affinchè siano presto autonomi e possano avviare la loro filiera produttiva. L’accompagnamento di Officine Culturali e del Di3A proseguirà al fine di trasformare il percorso in scelte formali, in modelli organizzativi e in prospettive di imprenditoria sociale.
Il gruppo, composto prevalentemente da donne, eterogeneo e con diverse competenze e passioni, continuerà inoltre ad essere accompagnato da Officine Culturali che lo affiancherà durante tutte le prime fasi di crescita e sviluppo dell’impresa sociale che avrà anche il compito della tutela e della valorizzazione del Castello di Vizzini e della comunità che si sta costituendo dentro e intorno a questo bene comune della città.
Fotografie di Valentina Riggio.
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