Sindaci e ambientalisti contro la riapertura della discarica ex Vergine
TGR PUGLIA |
Prosegue la lotta dei cittadini e degli enti che si oppongono alla riattivazione di un impianto per lo smaltimento dei rifiuti in località Palombara, isola amministrativa del comune di Taranto vicinissima ai comuni di Fragagnano, Lizzano, Monteparano, Faggiano e Roccaforzata. La vicenda della discarica ex Vergine è lunga e complessa. Nel 2014 viene sequestrata dai carabinieri. I gestori accusati di disastro ambientale provocato della contaminazione delle acque per mezzo del percolato. Passano anni. Le attività di messa in sicurezza e bonifica non vengono mai completate. Nel frattempo, una società la Lutum fa richiesta per l’autorizzazione alla riapertura dell’impianto. Lo scorso 8 agosto la provincia di Taranto dà il via all’iter. Procedimento che per legge deve concludersi entro 150 giorni, dunque a inizio gennaio. In prima fila a dire no c’è l’Associazione Attiva Lizzano che negli scorsi giorni ha inviato le proprie osservazioni alla Provincia. Preoccupano lo stato attuale del sito e l’aumento della volumetria, più del triplo rispetto all’attuale assetto. Pronti a opporsi anche i comuni prossimi alla discarica che stanno preparando le loro osservazioni. Il termine per presentarle scade il 13 novembre. Intanto per domenica pomeriggio l’associazione Attiva Lizzano ha organizzato una grande manifestazione civica che partirà da Piazza Convento.
Intervista a Giovanni Gentile, di Attiva Lizzano.
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