Riapertura della discarica: restano i dubbi. Il “no” dei Comuni
Taranto Buonasera |
Il caso della “Vergine-Lutum”
Si è tenuta ieri, a Taranto, la conferenza dei servizi presso la Provincia di Taranto per la richiesta della società Lutum di riapertura della discarica ex Vergine, nell’isola amministrativa di Taranto confinante con i comuni di Lizzano, Fragagnano, Monteparano, Roccaforzata e Faggiano.
«Si è trattato di una riunione interlocutoria, giacché si è dato atto di tutte le osservazioni pervenute da associazioni, enti e altri soggetti, tutti indicati a verbale e pubblicati, comprese quelle arrivate fuori termine. È giusto ricordare che lo scorso 9 novembre ho presentato le personali osservazioni, anche a nome del Partito Democratico di Taranto, al progetto, analogamente a quanto fatto già a luglio dello scorso anno sempre per lo stesso procedimento» spiega Cosimo Borraccino, consigliere del Presidente della Regione Puglia per l’attuazione del Piano Taranto.
Nel corso della conferenza dei servizi si è dato lettura dei pareri degli enti pervenuti (Asl, Arpa, Soprintendenza, Ufficio urbanistica del Comune di Taranto etc) e Arpa, nello specifico ha descritto sinteticamente il proprio parere che è pervenuto nel corso della conferenza dei servizi, evidenziando criticità e richiesta di documentazione integrativa. La Provincia ha chiesto integrazioni e chiarimenti al proponente anche attraverso il parere del proprio comitato tecnico.
Raccolti tutti i pareri sarà proprio l’ente provinciale a notificare il verbale della conferenza, dando alla società un tempo congruo per formulare le integrazioni. I rappresentanti dei Comuni interessati hanno ribadito anche la propria contrarietà. Una volta completo il verbale verrà pubblicato sul sito della Provincia di Taranto.
«Continueremo a tenere sotto controllo la procedura convinti che la discarica in oggetto non vada riaperta per i motivi tecnici citati nelle osservazioni», dice Borraccino.
Esprime soddisfazione l’associazione Attiva Lizzano: “Il fatto che la Provincia abbia chiesto alla Lutum di integrare la documentazione e che abbia respinto la richiesta di concludere il procedimento entro 90 giorni dalla presentazione dei documenti significa che la discarica non riaprirà più il 5 gennaio 2025, cioè al termine dei 150 per la conclusione del procedimento, ma solo dopo che sarà fornita ed esaminata la VIA e tutta la documentazione integrativa richiesta (sulla quale si dovrebbero poter presentare altre osservazioni). In sostanza, la fine del procedimento per la riapertura della discarica slitta a data da definirsi”.