LIZZANO – Manifestazione per dire no alla discarica ex Vergine indetta, per il 14 luglio, da ‘Attiva Lizzano’

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Il presidente di Attiva Lizzano Giovanni Gentile: “Tecnicamente è stato solo avviato un procedimento amministrativo per l’AIA , ma dietro quell’acronimo (già il nome presagisce dolori), si nasconde la riapertura di un ecomostro che nessuno augura, neanche per il peggior nemico.”

Il 1° luglio scorso si è svolto l’incontro informativo con il quale Attiva Lizzano ha informato i cittadini della richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per la “riattivazione di una installazione di smaltimento di rifiuti non pericolosi (IPPC 5.3 e 5.4)” presentata dalla LUTUM srl.

I più non sanno cosa sia l’AIA o la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), ma sicuramente i cittadini sanno bene che alle loro spalle (senza che nessuno li abbia interpellati) è iniziato un iter che rischia sconvolgere il futuro con i miasmi (la puzza). Quando il vento spira da una certa direzione, l’aria diventa irrespirabile perché satura di un terribile fetore, mentre la salute delle persone e dell’ambiente andranno a farsi benedire.

Tecnicamente è stato solo avviato un procedimento amministrativo per l’AIA, ma dietro quell’acronimo (già il nome presagisce dolori), si nasconde la riapertura di un ecomostro che nessuno augura, neanche per il peggior nemico. 

Abbiamo informato la cittadinanza che Attiva Lizzano sta facendo e farà tutto ciò che è possibile per fermare quello che rappresenta una sciagura per tutti: grandi e piccini, uomini e donne, lizzanesi e non. Ci sono diverse questioni importanti che si stiamo sollevando per chiedere alla Provincia (competente a rilasciare l’AIA che in sintesi significa riaprire la discarica) di rifiutare la richiesta della Lutum o perlomeno sospendere il procedimento amministrativo in attesa di chiarimenti a tutela della salute pubblica. Tuttavia, il timore che venga rilasciata l’AIA senza tenere in debito conto le osservazioni nostre e dell’altre associazioni è un rischio troppo grande per cullarci sulla considerazione, puramente formale, che ogni elemento addotto dalle associazioni o anche dai cittadini dovrebbe essere valutato, prima di ogni decisione. Per questo abbiamo già programmato una manifestazione su larga scala a Lizzano per venerdì 14 luglio 2023, una data simbolica perché è l’ultimo giorno utile per presentare documenti e memorie per fermare l’ecomostro lizzanese.

Tante associazioni e cittadini scenderanno in piazza, ma vorremmo vedere anche tutti i sindaci; a partire da quello di Taranto, proprio perché si è già distinto per la battaglia contro l’inquinamento dell’ex ILVA, ma anche la Sindaca di Lizzano che, in occasione dell’Assemblea pubblica tenutasi il 27 giugno scorso, nell’aula del Consiglio comunale, si è espressa senza mezzi termini contro la riapertura della discarica ex Vergine per sostenere le ragioni dei cittadini. Che sono quelli di tutti: tutela della salute pubblica e rispetto per l’ambiente. Tutti motivi spiegati ai tantissimi cittadini presenti all’incontro informativo di sabato scorso. A loro abbiamo già dato appuntamento alla manifestazione di venerdì 14 luglio 2023, alle ore 19 (partenza da viale Convento). 

Saremo tantissimi, ma avremo un solo obiettivo: fermare per sempre la riapertura della discarica. Lo dobbiamo a noi stessi, ma soprattutto alle future generazioni che hanno diritto a un ambiente sano che è il minimo che possiamo dargli.

 

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