I disegni e le idee dei bambini contro il ritorno della discarica
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Al vaglio della Provincia il progetto di riaprire il sito della ex Vergine, chiuso dieci anni fa
Centinaia di proposte, lettere e disegni per dire no alla riapertura della ex discarica Vergine. Così i bambini di Lizzano e non solo hanno risposto all’appello dell’associazione Attiva Lizzano, che si batte proprio per impedire la riapertura del sito. «Abbiamo chiesto a bambini e ragazzi di tutte le scuole – spiega il presidente Giovanni Gentile – di sprigionare la creatività per far prevalere la salute e la bellezza del territorio, producendo un testo o un disegno immaginando di scrivere una lettera al “signor Lutum”, affinché realizzi un’attività produttiva che migliori la bellezza del nostro territorio e regali sorrisi. In altre parole, abbiamo chiesto alle “future generazioni” di inventare un’idea da realizzare al posto della discarica». E sono stati tantissimi i bambini e ragazzi che hanno risposto all’appello.
«La nostra associazione – spiega Gentile – opera da sempre per impedire la riapertura della discarica per rifiuti speciali ex Vergine, oggi Lutum, che sorge in un’isola amministrativa di Taranto, a pochi chilometri dai centri abitati di Fragagnano, Lizzano, Monteparano, Faggiano e Roccaforzata. Grazie al nostro impegno civico, nel 2014, la discarica è stata chiusa dalla magistratura penale e, attualmente, è in corso un processo davanti al Tribunale. Qualche anno fa – continua – la discarica è stata acquistata da una nuova società (la Lutum) che vorrebbe riaprirla per stoccare una quantità di rifiuti tre volte e mezzo maggiore rispetto al passato. Pertanto, il nostro impegno è attualmente proteso ad impedirne la riapertura. Lo scorso anno siamo riusciti a fermare un primo tentativo di riattivare la discarica e, quest’anno, l’azienda ci sta riprovando con la richiesta di un provvedimento amministrativo chiamato Paur, il provvedimento autorizzatorio unico regionale». Per opporsi al progetto, AttivaLizzano ha già inviato decine e decine di pagine di osservazioni per motivare la contrarietà alla Provincia di Taranto. Un vero e proprio appello firmato inizialmente anche da 1.512 persone. Una petizione a cui nei giorni scorsi si sono aggiunte altre 197 firme. Nell’ambito di questa vicenda è nata l’idea di coinvolgere ache i bambini e i ragazzi con un progetto creativo. La scadenza per la consegna degli elaborati era il 6 dicembre scorso, «ma ben prima di questo termine – racconta Gentile – la nostra casella di posta è stata inondata da centinaia di bellissime idee di giovanissimi che hanno risposto al nostro appello». Tante le proposte che vanno dal parco giochi all’hotel per bambini, dalla scuola di matematica al parco avventure, tante proposte per unire l’utile al dilettevole e abbellire un terra ancora bella e, perché no, creare anche occasioni di lavoro ecosostenibile.
Peraltro la riapertura della discarica deve affrontare un fronte compatto di opposizione. Tantissimi i rappresentanti politici di tutti gli schieramenti che si sono espressi pubblicamente per dire no alla riapertura. «Nel frattempo – insiste Gentile – anche il consiglio comunale di Taranto si è espresso contro la riapertura della discarica approvando una mozione risoluzione, fondata sulle osservazioni presentate da Attiva Lizzano. In una rara convergenza di intenti, i consiglieri di maggioranza e opposizione hanno approvato all’unanimità la proposta del consigliere Massimiliano Stellato di discutere prima la mozione relativa alla discarica Lutum, per rispetto ai numerosi cittadini presenti rappresentati da Attiva Lizzano. Poi, dopo un’ampia discussione, è stato approvato a maggioranza un emendamento per definire meglio la mozione e, infine, si è aperta la discussione per approvare la mozione che esprime la totale contrarietà alla riapertura della discarica. Ci sono state diverse sfumature nella discussione, ma alla fine la mozione è stata approvata all’unanimità. Il 4 dicembre scorso è stato l’ultimo giorno utile per presentare i pareri alla Provincia di Taranto contro la riattivazione della discarica. Noi, in aggiunta alle numerosissime osservazioni di contrarietà già inviate, ne abbiamo formulato ulteriori per evidenziare il profilo psico-sociale della lunga e travagliata storia della popolazione costretta a subire da anni la presenza di discariche a pochi passi da casa. Sono molto importanti in quanto trattano un aspetto inedito in questo procedimento, ma di cui si parla spesso in altri procedimenti analoghi. Domani ci sarà la Conferenza dei Servizi e ad Attiva Lizzano è stata rifiutata la partecipazione».