I bimbi di Lizzano scrivono al signor Lutum: “Al posto della discarica vorrei…”
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Continua la lotta dei cittadini contro la riapertura della discarica ex Vergine e scendono in campo anche i più piccoli con le loro proposte sostenibili per un futuro migliore
LIZZANO – Sembra l’inizio di una favola, eppure è l’accorato appello dei bambini nati e cresciuti a Lizzano che chiedono sia rispettato il loro diritto a crescere in un ambiente salubre. “Caro signor Lutum, al posto della discarica vorrei…” è il tema proposto da Attiva Lizzano ai bambini delle scuole di ogni ordine e grado, affinché realizzassero disegni, lettere e lavoretti per fare pervenire a Lutum la loro idea di bellezza per valorizzare il territorio e non penalizzarlo con la riapertura di una discarica che chiede di stoccare il triplo dei rifiuti, rispetto all’apertura passata
Tra i giovani intervenuti c’è chi ha chiesto un hotel per bambini, chi una scuola di matematica e chi un parco giochi. Spazi in cui crescere e formarsi e non dai quali fuggire.
Continua così l’impegno di Attiva Lizzano che in passato ha ottenuto il sequestro della discarica ex Vergine e che ora chiama in campo i giovani affinché siano consapevoli ed essi stessi fautori del loro destino.
Il comune di Taranto ha approvato all’unanimità la mozione contro la riapertura della discarica e Lutum ha presentato istanza di P.A.U.R. (provvedimento autorizzatorio unico regionale) alla provincia di Taranto.
“Il 4 dicembre scorso è stato l’ultimo giorno utile per presentare i pareri alla Provincia di Taranto contro la riattivazione della discarica, ma nella pagina della Provincia di Taranto dedicata alla richiesta di P.A.U.R presentata dalla Lutum – scrive Attiva Lizzano – la cartella “pareri enti” è popolata, purtroppo, dal solo parere dell’Asl Sisp (Servizio Igiene e Sanità Pubblica). Noi, in aggiunta alle numerosissime osservazioni di contrarietà già inviate, ne abbiamo formulato ulteriori per evidenziare il profilo psico-sociale della lunga e travagliata storia della popolazione costretta a subire da anni la presenza di discariche a pochi passi da casa. Sono molto importanti in quanto trattano un aspetto inedito in questo procedimento, ma di cui si parla spesso in altri procedimenti analoghi”.
Attiva Lizzano ha citato studi dell’Eprs (Servizio Ricerca del Parlamento Europeo) fatti proprio nel contesto tarantino in cui “l’inadeguata considerazione degli impatti sulla salute nelle decisioni normative ha comportato l’emergere di conflitti sociali”. Pertanto, “coinvolgere tutte le parti interessate, comprese le comunità locali, nel processo decisionale favorisce la fiducia, garantisce la trasparenza e porta a misure normative più efficaci e accettate”. Un processo decisionale a cui dovrebbero partecipare anche future generazioni, cioè i veri eredi della nostra terra. “Domani ci sarà la Conferenza dei Servizi e ad Attiva Lizzano è stata rifiutata la partecipazione, benché sia l’associazione che ha prodotto più osservazioni e atti nel procedimento amministrativo in corso. Speriamo, comunque, che le Autorità competenti tengano in debito conto il rispetto per l’ambiente e la salute pubblica, invocato anche da centinaia di giovanissimi, cioè dal nostro futuro”.
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Anche i bambini contro la riapertura della discarica
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