I bambini in campo contro la discarica

Taranto Buonasera |

L’iniziativa di Attiva Lizzano

L’associazione Attiva Lizzano, nell’ambito del progetto “Rigenerazioni in gioco“, realizzato con il sostegno di Fondazione con il Sud, ha promosso un’iniziativa finalizzata a raccogliere idee creative per la rigenerazione del territorio.

Al centro dell’iniziativa, l’obiettivo prioritario della stessa associazione: fermare la riapertura della discarica ex Vergine, chiesta dalla società Lutum: “abbiamo già inviato decine e decine di pagine con le nostre osservazioni di contrarietà alla Provincia di Taranto, firmate inizialmente anche da 1.512 cittadini a cui se ne sono aggiunte altri 197 nei giorni scorsi” ricordano da Attiva Lizzano.

Spiega il presidente Giovanni Gentile: “Abbiamo chiesto a bambini/e e ragazzi/e di tutte le scuole di ogni ordine e grado di sprigionare la creatività per far prevalere la salute e la bellezza del territorio, producendo un testo o un disegno immaginando di scrivere una lettera al “signor Lutum“, affinché realizzi un’attività produttiva che migliori la bellezza del nostro territorio e regali sorrisi. In altre parole, abbiamo chiesto alle “future generazioni” di cui parla la Costituzione Italiana di inventare un’idea da realizzare al posto della discarica. “Caro signor Lutum, al posto della discarica vorrei…” è il tema proposto per essere propositivi e alternativi con progetti rispettosi della salute pubblica e dell’ambiente.

La scadenza per la consegna degli elaborati era il 6 dicembre scorso, termine in cui la nostra casella di posta è stata inondata da centinaia di bellissime idee di giovanissimi che hanno risposto al nostro appello.

Con tante idee che vanno dal parco giochi all’hotel per bambini, dalla scuola di matematica al parco avventure, tante proposte per unire l’utile al dilettevole e abbellire un terra ancora bella e, perché no, creare anche occasioni di lavoro ecosostenibile” dice Gentile.

Una questione politica

Nel frattempo, il consiglio comunale di Taranto si è espresso contro la riapertura della discarica Lutum approvando una mozione/risoluzione presentata dal consigliere Antonio Lenti, fondata sulle osservazioni presentate da Attiva Lizzano, rivolta al Sindaco di Taranto affinché “respinga l’istanza di PAUR presentata dalla Lutum S.r.l.“. In una rara convergenza di intenti, i consiglieri di maggioranza e opposizione hanno approvato all’unanimità la proposta del consigliere Massimiliano Stellato di discutere prima la mozione relativa alla discarica Lutum, per rispetto ai numerosi cittadini presenti rappresentati da Attiva Lizzano.

Poi, dopo un’ampia discussione, è stato approvato a maggioranza un emendamento per definire meglio la mozione e, infine, si è aperta la discussione per approvare la mozione che esprime la totale contrarietà alla riapertura della discarica Lutum. Ci sono state diverse sfumature nella discussione, ma alla fine la mozione è stata approvata all’unanimità (22 su 22). Lo stesso Consiglio Comunale il 9 ottobre 2023, in relazione al procedimento per l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), aveva approvato all’unanimità (19 su 19) la contrarietà alla riapertura della discarica, ma ben 7 consiglieri avevano lasciato l’aula per far mancare il numero legale (17). A differenza di quella votazione, questa volta nessun consigliere è uscito dall’aula, hanno votato tutti e tutti a favore della chiusura della discarica.

Gli enti locali e la Conferenza dei servizi

Il 4 dicembre scorso 2024 è stato l’ultimo giorno utile per presentare i pareri alla Provincia di Taranto contro la riattivazione della discarica, ma nella pagina della Provincia di Taranto dedicata al richiesta di PAUR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale), presentata dalla Lutum, la cartella “PARERI ENTI” è popolata dal solo parere dell’ASL SISP (Servizio Igiene e Sanità Pubblica).

“Noi” dice Giovanni Gentile “in aggiunta alle numerosissime osservazioni di contrarietà già inviate, ne abbiamo formulato ulteriori per evidenziare il profilo psico-sociale della lunga e travagliata storia della popolazione costretta a subire da anni la presenza di discariche a pochi passi da casa. Sono molto importanti in quanto trattano un aspetto inedito in questo procedimento, ma di cui si parla spesso in altri procedimenti analoghi. Abbiamo citato studi dell’EPRS (Servizio Ricerca del Parlamento Europeo) fatti proprio nel contesto tarantino in cui “l’inadeguata considerazione degli impatti sulla salute nelle decisioni normative ha comportato l’emergere di conflitti sociali”. Pertanto, “coinvolgere tutte le parti interessate, comprese le comunità locali, nel processo decisionale favorisce la fiducia, garantisce la trasparenza e porta a misure normative più efficaci e accettate”. Un processo decisionale a cui dovrebbero partecipare anche future generazioni, cioè i veri eredi della nostra terra. Il 10 dicembre ci sarà la Conferenza dei Servizi e ad Attiva Lizzano è stata rifiutata la partecipazione, benché sia l’associazione che ha prodotto più osservazioni e atti nel procedimento amministrativo in corso. Speriamo, comunque, che le Autorità competenti tengano in debito conto il rispetto per l’ambiente e la salute pubblica, invocato anche da centinaia di giovanissimi, cioè dal nostro futuro”.