Discarica Lutum, Attiva Lizzano: “Slittano i tempi per la riapertura”

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La conferenza di servizi ha respinto la richiesta di conclusione rapida del procedimento, posticipando l’apertura inizialmente prevista per il 5 gennaio 2025

Si è tenuta ieri, martedì 10 dicembre, la prima seduta della conferenza di servizi in videoconferenza per l’esame dell’istanza di riapertura della discarica Lutum. Presenti all’incontro rappresentanti di Arpa e dei comuni di Fragagnano, Lizzano, Monteparano e Taranto.

“Sono state prese in considerazione tutte le osservazioni pervenute, anche quelle tardive – dichiara il presidente di Attiva Lizzano, Giovanni Gentile – un elemento fondamentale considerando che abbiamo evidenziato come la Lutum abbia presentato una VIA (Valutazione Impatto Ambientale), scaduta da 14 anni e non conforme alle attuali normative europee.”

La questione centrale riguarda l’adeguamento alle BAT (Best Available Techniques), le migliori tecniche disponibili richieste dalla normativa Ue per la riduzione dell’impatto ambientale. Su questo punto si è registrata una significativa convergenza tra le osservazioni di Attiva Lizzano e il 5° settore Pianificazione ed ambiente della Provincia di Taranto. “L’azienda si è impegnata a presentare una nuova VIA, ma la sua richiesta di concludere il procedimento entro 90 giorni dalla consegna della documentazione è stata respinta”, prosegue Gentile.

Questo significa che la prevista riapertura del 5 gennaio 2025 non potrà avvenire, slittando a data da destinarsi in attesa dell’esame della nuova documentazione. Parallelamente, presso il Tribunale di Taranto, prosegue il procedimento penale contro gli ex gestori della discarica Vergine, accusati di disastro ambientale. La situazione resta critica: i lavori di messa in sicurezza sono ancora incompleti e persistono segnalazioni di emissioni maleodoranti, tanto che recentemente tre dipendenti Arpa hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata durante un’ispezione di routine.

“È illogico e inaccettabile che con tutte queste gravi criticità si provi a riaprire una discarica, addirittura triplicandone le potenzialità – conclude Gentile – Questo rinvio rappresenta una boccata d’ossigeno per i cittadini. Ogni giorno senza discarica è un giorno guadagnato per la salute e l’ambiente del nostro territorio.”

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