“Caro Signor Lutum”: studenti e cittadini contro la discarica

TarantoToday |

Prosegue la mobilitazione di Attiva Lizzano tra appelli, raccolta firme e un concorso creativo rivolto ai giovani

LIZZANO – L’Associazione Attiva Lizzano chiama a raccolta studenti e bambini della provincia di Taranto per scrivere al simbolico “Signor Lutum” e proporre alternative alla discarica di contrada Palombara, al centro di una controversa proposta di riapertura.

L’iniziativa, parte del progetto “Rigenerazioni in gioco” sostenuto dalla Fondazione con il Sud, vuole trasformare la sensibilizzazione in creatività: i ragazzi sono invitati a inviare elaborati scritti o disegni entro il 6 dicembre, prima della conferenza decisiva del 10 dicembre.

Il progetto non è solo educativo ma anche un grido d’allarme: a fronte delle preoccupazioni sanitarie e ambientali, si moltiplicano appelli, flashmob e raccolte firme per fermare un iter amministrativo che sembra ignorare la volontà popolare e i rischi documentati.

La discarica una ferita aperta

La discarica Lutum (ex Vergine), situata nella contrada Palombara in un’area dell’isola amministrativa  del Comune di Taranto, è formalmente chiusa, ma i problemi persistono. Dalla mancata messa in sicurezza ai cattivi odori che costringono i residenti a barricarsi in casa, la situazione solleva interrogativi sulla sostenibilità di una possibile riapertura.

Recentemente, un’ispezione dell’ARPA ha rivelato condizioni tali da causare malori agli stessi funzionari. Nonostante questo, la Provincia ha avviato il procedimento per il PAUR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale), il cui esito sarà deciso entro il 5 gennaio 2025.

Il presidente di Attiva Lizzano, Giovanni Gentile, sottolinea: “Quella discarica è una bomba ecologica. Gli odori nauseabondi non sono solo un disagio: indicano una potenziale contaminazione ambientale. La salute dei cittadini non può essere subordinata al profitto. È inaccettabile che, nonostante anni di chiusura, la situazione sia ancora così critica. Manca la bonifica, manca la sicurezza, ma soprattutto manca il rispetto per chi vive qui”.

L’opposizione alla discarica coinvolge non solo i cittadini ma anche istituzioni locali. Il 26 novembre, il Consiglio Comunale di San Marzano di San Giuseppe ha approvato all’unanimità un ordine del giorno contro il PAUR, aderendo alle osservazioni elaborate da Attiva Lizzano. Lo stesso hanno fatto altri comuni limitrofi, come Lizzano e Monteparano, mentre l’ASL di Taranto ha espresso un parere sfavorevole evidenziando criticità sanitarie e ambientali irrisolte.

Gentile aggiunge: “La nostra battaglia non è solo per fermare la riapertura, ma per pretendere una vera bonifica. Abbiamo inviato oltre 1.500 firme e documenti dettagliati, ma serve un impegno concreto di tutte le amministrazioni. Restare in silenzio significa acconsentire, e questo non possiamo permetterlo.”

La sensibilizzazione

Il progetto “Caro Signor Lutum” diventa così un esempio di cittadinanza attiva, puntando sulle nuove generazioni per immaginare un futuro diverso. Gli elaborati migliori saranno premiati, ma il vero obiettivo è far sentire la voce di chi quel futuro lo vivrà.

Gentile conclude con un appello: “Ai bambini abbiamo chiesto di immaginare la bellezza. Agli adulti chiediamo di proteggerla. La conferenza del 10 dicembre sarà decisiva: ogni ente presente deve dichiarare la propria contrarietà, altrimenti, secondo la legge, il silenzio sarà considerato un assenso. Non possiamo permettere che la storia di questa terra sia scritta da chi vede solo il profitto.”

La battaglia continua, tra speranze e preoccupazioni, con una scadenza imminente: il 5 gennaio 2025, quando la decisione finale potrebbe determinare il futuro della discarica. Intanto, i cittadini si preparano a far sentire ancora una volta la loro voce, chiedendo non solo un “no” alla riapertura, ma un “sì” al diritto alla salute e alla tutela dell’ambiente.

 

L’articolo al link:

https://www.tarantotoday.it/ambiente/caro-signor-lutum-no-riapertura-discarica-27-11-2024.html