Discarica Lutum: malori durante le ispezioni di ARPA Puglia

VeraLeaks |

https://veraleaks.org/2024/10/28/discarica-lutum-malori-durante-lispezione-di-arpa-puglia-tre-uomini-al-ss-annunziata/

Le informazioni acquisite da VeraLeaks sono preoccupanti e fanno comprendere quanto sia complessa e delicata la questione ambientale nell’intera provincia di Taranto, in particolare nelle aree interessate da discariche. Durante la mattina di giovedì 24 ottobre il personale di Arpa Puglia, formato da tre funzionari, si è recato nella discarica Lutum per effettuare un’ispezione: gli uomini del gruppo ispettivo, pochi minuti dopo aver avviato i lavori sul sito, hanno avvertito malori e sono stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso presso l’ospedale SS. Annunziata di Taranto dove hanno anche riferito al personale sanitario di aver avvertito immediatamente un forte odore acre e pungente alle vie respiratorie sino ad avvertire malori preoccupanti per la loro salute. Oggi stanno tutti bene ma ci chiediamo: cosa ha provocato il malore di tre persone contemporaneamente nella discarica Lutum?

Cosa ha respirato il personale di Arpa Puglia? Sarà avviata una indagine?

La discarica Lutum, di proprietà della Lutum srl con a capo Antonio Albanese proprietario della CISA di Massafra, si estende per circa 40 ettari nella contrada Palombara dell’isola amministrativa del comune di Taranto (TA/b), ed è apparentemente inattiva anche se qualcuno ci ha riferito di aver visto alcuni mezzi pesanti entrare nell’area della discarica. Da tempo al centro di polemiche e manifestazioni attivate dai comitati locali di questa discarica sappiamo che ad agosto 2024 la provincia di Taranto ha pubblicato l’avviso di avvio del procedimento relativo all’istanza di PAUR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale).

Di questa nuova procedura ne dava avviso il comitato Attiva Lizzano per mezzo di questa nota a firma del suo presidente, il dott. Giovanni Gentile che proseguiva: “Ricordiamo che la Lutum srl aveva già presentato una richiesta di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) nel 2022 a seguito della quale il 14 luglio 2023 sono scesi in piazza a Lizzano migliaia di cittadini di tutte le età e sono state presentate tantissime manifestazioni di contrarietà da parte di tanti comuni e associazioni (tra cui Attiva Lizzano), ma anche di semplici cittadini, tutti uniti per dire no alla riapertura della discarica. Tutto questo mentre è ancora in corso un processo penale per disastro ambientale (proprio ieri c’è stata l’udienza per l’esame dei CTU) e i cittadini attendono il completamento dei lavori per la messa in sicurezza del sito della discarica. Non possiamo sapere perché la Lutum abbia speso tempo e denaro per la richiesta di AIA del 2022, per poi ricominciare da zero due anni dopo con la richiesta di PAUR. Di sicuro diciamo NO alla riapertura della discarica che per troppi anni ha ammorbato i cittadini con miasmi puzzolenti, costringendoli a tapparsi in casa per non sentire gli olezzi provenienti dalla discarica“.

Citando una vecchia canzone di Edoardo Bennato potremmo quindi dire: “Sotto la discarica Lutum che ci sta?”

Luciano Manna