ATTIVA LIZZANO CHIEDE ALL’ARPA COSA E’ SUCCESSO IN QUELLA DISCARICA 06.11.2024

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COMUNICATO STAMPA

La discarica Lutum (ex Vergine) si trova in un sito che formalmente è isola amministrativa del Comune di Taranto, ma, di fatto, è vicinissima ad altri comuni della provincia tra cui Fraganano, Lizzano, Monteparano, Faggiano e Roccaforzata. Pochi giorni fa, dal sito VeraLeaks e da molti altri organi stampa, abbiamo appreso che il 24.10.2024 tre funzionari di Arpa Puglia, durante un’ispezione di mera routine nella discarica Lutum, pochi minuti dopo aver avviato i lavori sul sito, hanno avvertito malori accusando un forte odore acre e pungente alle vie respiratorie, tanto da essere costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’Ospedale SS. Annunziata di Taranto. Infatti, nella trasmissione “ATTIVA LIZZANO E LA DISCARICA LUTUM” di RadioVera, andata in onda il 5 novembre scorso, inequivocabilmente è stato affermato con chiarezza che detto personale dell’ARPA “ha rischiato la vita”. 

Vista l’estrema importanza e gravità della notizia, non solo per le condizioni in cui si trovano ad operare le maestranze della Lutum e gli ispettori ARPA, ma anche per i cittadini che vivono 24 ore su 24 nella zona circostante alla discarica e non solo in periodi limitati come gli addetti ai lavori, abbiamo formulato il cosiddetto accesso civico generalizzato. Uno strumento che dà diritto ad accedere a dati e documenti delle pubbliche amministrazioni a tutela di interessi giuridicamente rilevanti secondo quanto prevede l’articolo 5-bis del D.Lgs.33/2013. 

In particolare, abbiamo chiesto informazioni sul numero di persone che hanno avuto un infortunio nella discarica Lutum, cosa è stato refertato dai sanitari, se è stata disposta un’inchiesta per stabilire le cause e le eventuali responsabilità, se tale inchiesta si è conclusa e con quali risultati. 

Abbiamo chiesto anche copia del verbale dell’ispezione del 24.10.2024, del DUVRI (Documento Unico Valutazione Rischi Interferenze) e quantomeno dello stralcio del verbale del pronto soccorso relativo all’infortunio (in particolare la parte concernente la diagnosi e la prognosi); se l’ispezione è stata o no portata a termine e, in caso affermativo, se è avvenuta con lo stesso personale infortunato o con altri. Tutte informazioni e documenti, richiesti con ogni consentita urgenza, sono molto utili per capire l’entità del problema e le conseguenze che potrebbero esserci per i cittadini che vivono nella zona. Anche perché siamo a conoscenza delle tantissime segnalazioni “di eventi odorigeni” inviate dai cittadini sull’apposito portale dell’ARPA (l’ultima stamattina), anche ora che la discarica formalmente è chiusa, per cui la notizia dell’infortunio dei funzionari dell’ARPA desta più che comprensibile sconcerto nei cittadini. 

La discarica Lutum è troppo vicina alle case della gente, alle attività produttive agricole e turistiche presenti nella zona ed è naturale che i cittadini hanno diritto di essere informati su cosa ci sia realmente in quella discarica, dove dei funzionari hanno persino “rischiato la vita” per un semplice intervento ispettivo di routine. Soprattutto adesso che è stato avviato il PAUR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale), finalizzato a riaprire proprio quella discarica che, come abbiamo già detto più volte, è malsana già adesso che è chiusa e, purtroppo, il grave malore accusato pochi giorni fa dai funzionari, ci dà ragione.

Per questi e tanti altri motivi, ci ritroveremo tutti in piazza Convento a Lizzano domenica 10 novembre 2024 alle ore 15.30 per una grande manifestazione per dire NO alla riapertura della discarica Lutum. Perché il diritto alla salute e la tutela dell’ambiente, entrambi garantiti dalla nostra Costituzione, devono essere rispettati anche per le future generazioni a cui vogliamo lasciare un mondo almeno non peggiore di quello che abbiamo trovato.

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