Quello che rimane è il Malconfort- performance di Loredana Longo
di associazione ruber contemporanea
Malconfort, si chiamava così nel Medioevo una speciale cella le cui dimensioni rendevano impossibili stare alzati e impossibile sdraiarsi. Si chiamerà proprio così la performance che Loredana Longorealizzerà per lo spazio di Palazzo Branciforte, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Quello che rimane”, il 28 febbraio, a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone. “Bisognava vivere in diagonale: a dormire si cadeva, da svegli si stava accoccolati”. Camus in La Caduta, da cui è tratta la citazione del Malconfort, scriveva “mi rifiuto di credere che l’innocenza possa ridursi a vivere gobba. D’altronde non possiamo affermare l’innocenza di nessuno, mentre possiamo affermare con sicurezza che tutti siamo colpevoli.”
Chi visiterà la mostra capirà che tipo di malconfort sarà messo in scena, complice Camus. In fondo, la punizione in tutte le sue forme altro non è che l’impossibilità di trovare la giusta posizione, il proprio posto e ruolo nel mondo.
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